Yamaha Bw’s 125
The new generation
Negli ultimi anni l’evoluzione del mercato degli scooter ha visto la lenta e inesorabile scomparsa dei modelli dedicati agli adolescenti.
Sempre più spesso padri, ma anche madri e figli, condividono lo stesso due ruote, con la conseguenza che è sempre più facile vedere giovani dal look modaiolo in sella a mezzi che poco hanno da condividere per immagine e prestazioni, mentre le case produttrici hanno lentamente , ma inesorabilmente cancellato dai propri listini gli scooter più giovanili.
Ecco allora che molti ragazzi, raggiunto il traguardo dei sedici anni, al posto di fare il salto di qualità e di cavalcare finalmente un centoventicinque, continuano la convivenza con il cinquantino di tendenza, in molti casi elaborato, per evitare figuracce al semaforo nei confronti dello scooter “borghese” di turno.
Sembrava incredibile, ma quando ci è stato fatto notare, durante la presentazione del Bw’s 125, ci siamo dovuti ricredere. Uno scooter a ruote basse, che non costi una follia e che abbia costi di gestione allineati ad una paghetta settimanale, che sia giovanile e di tendenza nel design, ad oggi non esisteva più nei listini. Quelli che c’erano sono silenziosamente scomparsi senza lasciare eredità!
Ecco allora che il nuovo Yamaha Bw’s 125 acquista importanza, per immagine e contenuti, oltretutto con un prezzo di acquisto decisamente allettante, 3.090 € f.c.
Abbasso i costi
Il target giovanile ha imposto ai “pensatori” del Biuis 125 un impegno notevole, atto a contenere al massimo i costi di acquisto, ma soprattutto di gestione, senza che l’immagine ne uscisse compromessa, così come la praticità e la facilità d’uso, due elementi sempre ben presenti sui tavoli di lavoro.Una presentazione atipica quella di oggi a Milano, con il Bw’s 125 esposto nello Showroom Vans, marchio che però si fonde alla perfezione con l’immagine dello scooter Yamaha. L’azienda californiana ha fatto la propria fortuna con prodotti dedicati agli sport giovanili che prevedono la presenza di una tavola sotto i piedi, Surf/Skate/Snowboard, tanto per intenderci, immagine più che allineata per il Bw’s 125.
Design
E’ sempre più difficile creare qualche cosa di originale e innovativo nel settore degli scooter, il Biuis, però qualche spunto interessante lo mette sul tavolo, a partire dal doppio gruppo ottico sovrapposto. Interessante e funzionale quanto il telaio tubolare a vista, che limita al minimo indispensabile le parti di carenatura. Queste ultime sono disponibili in bianco e in nero, e sono personalizzabili attraverso l’applicazione di una serie di stiker (dieci serie disponibili a circa 29 euro l’una) che si possono scegliere, prima di recarsi dal concessionario, direttamente sul sito www.yamaha-motor.it/b-generation , sul quale un simulatore virtuale vi farà vedere lo scooter personalizzato con le grafiche preferite. Inoltre il kit comprende una serie di adesivi con i quali si possono eventualmente personalizzare casco, cellulare e computer.
Bada al sodo
Razionalità e costi di gestione limitati sono due elementi molto importanti per un due ruote dedicato alle tribù di giovani, martiri della paghetta settimanale. Un motore 125 quattro tempi, affidabile e parco nei consumi, prestante quanto basta grazie ai circa 9 CV di potenza. Un telaio tubolare robusto, e sospensioni capaci di affrontare con disinvoltura ogni tipo di terreno, così come i panciuti pneumatici, 120/70 e 130/70 su cerchi da 12 pollici, che grazie alla moderata tassellatura, permettono di mettere le ruote anche su sterrati poco impegnativi. Anche se purtroppo pochi adolescenti lo usano, un eventuale casco integrale può essere tranquillamente riposto sotto la sella.
La prova
Ampia e ben conformata, la sella del Bw’s 125 è comoda sia per il guidatore che per l’eventuale passeggero, pur senza brillare dal punto di vista dell’imbottitura. 780 mm separano il piano seduta da terra, distanza che non mette in difficoltà anche le persone meno dotate in altezza, per cui poggiare entrambi i piedi a terra non è un problema.
Minimalista è il termine più appropriato a descrivere il posto guida. Il manubrio tubolare con al centro una strumentazione che offre il minimo indispensabile (tachimetro, indicatore livello benzina e spie di servizio) è ampio e permette un buon controllo durante la guida. I due specchi retrovisori, saranno anche simpatici, ma peccano per praticità, troppo piccoli e poco funzionali per il traffico convulso della metropoli. Interessante la presenza sul blocchetto di accensione di una palpebra scorrevole direttamente sulla fessura della serratura, con funzione antifurto (si inserisce con la semplice pressione di un dito e si disinserisce con la parte sagomata della chiave di accensione).
Silenzioso ed educato, il Bw’s 125 è decisamente brillante nelle partenze da fermo; nei primi metri infatti riesce a tenersi dietro scooter di maggiore cilindrata, anche se poi l’allungo richiama alla realtà dei 9 CV espressi dal monocilindrico quattro valvole.
Alto e sostenuto sulle sospensioni, l’ottavo di litro Yamaha è davvero agile oltre ogni aspettativa. Inoltre tale caratteristica non va a discapito della stabilità che rimane sempre ottima, mentre le pieghe consentite dall’assetto ben frenato sono davvero ragguardevoli. Si deve segnalare una scarsa propensione del doppio ammortizzatore posteriore a filtrare le asperità, d'altronde la coperta è corta, e qualche cosa deve pur rimanere scoperto.
Agli antipodi il comportamento dell’impianto frenante. Potente e modulabile il freno a disco anteriore è ben tarato e permette spazi di arresto limitati. Più che sufficiente il tamburo posteriore, che oltretutto è scarsamente propenso al bloccaggio.
Adesso sarà il mercato a dirci se si sentiva la mancanza di uno scooter 125 cc dal taglio giovanile…noi pensiamo di sì!
- Prezzo | Praticità | Immagine giovanile
- Specchi retrovisori piccoli
prezzo allettante...
Pochi????