YoungTimer: il test della Yamaha XT600Z Ténéré 1984
Le Youngtimer su Moto.it sono una nostra fissa, lo ammettiamo. In questi giorni di fine anno si parla più di panettoni che di moto (Dakar a parte), ma c'è anche più tempo per vivere le due ruote a motori spenti. Magari alimentando la nostra passione con i video che raccontano i modelli più iconici.
Andiamo a riproporvi in questi giorni i test YoungTimer di Moto.it dei modelli più rappresentativi e più celebrati. Sigle e nomi che sono tornati a splendere su progetti moderni e attualissimi. E' il caso ad esempio della Ténéré, capace di far sognare un'intera generazione negli anni 80, ma desiderata più che mai anche oggi.
Dalla nostra prova:
Ripartiamo quindi dalla XT600Z Ténéré del nostro Maurizio Gissi, che la possiede dal lontano 1984. Dopo tante superbike, qualche nuda e altro ancora, ci dedichiamo qui alle enduro stradali che hanno aperto la via alle moto che oggi vanno per la maggiore. In agosto vi abbiamo mostrato la splendida Honda Africa Twin 650 di Alberto Porta, ora passiamo alla Casa di Iwata con un'altra moto che per molti è una vera leggenda tra le "due ruote". Lo ammettiamo subito: siamo andati un po' oltre il concetto di youngtimer, perché la Yamaha di questo servizio è a tutti gli effetti una gran bella moto d'epoca. Non una semplice vecchietta, quindi.
Le monocilindriche degli anni 80 sono entrate nel cuore di tutti noi e hanno dominato la scena per lunghi anni. Oggi la storia continua, e la Ténéré è ancora una assoluta protagonista. E' salita la potenza e sono raddoppiati i cilindri con la moderna 700, ma lo spirito essenziale, da vera moto da fuoristrada, è più vivo che mai.
In questo servizio abbiamo provato la bellissima XT600Z di Maurizio Gissi, che ci racconta la storia del modello.
Di seguito trovate gli annunci dell'usato dedicati a questo modello.
La sua storia
Era l'ottobre del 1982 quando al Motor Show di Parigi Yamaha svelò per la prima volta la Ténéré. Arrivare alla produzione del modello non era stata cosa facile. Mentre in Europa la Dakar attirava milioni di fan, i vertici Giapponesi rimasero sorpresi quando da Yamaha Europe - sollecitata dal carismatico leader della Sonauto, il compianto Jean Claude Olivier - si videro inoltrare la richiesta di riprodurre una moto replica delle XT500 e XT550 allestite per la competizione africana.
Dopo avere ricevuto il benestare da Iwata, gli ingegneri cominciarono a progettare prototipi basati sull'ultimo modello da loro prodotto: la XT 550. Il serbatoio fu incrementato fino alla capacità di 30 litri, il forcellone in alluminio godeva della sospensione posteriore progressiva Monocross, la cilindrata salì a 595 cc - con 43 cv dichiarati, e fu aggiunto un freno a disco all'anteriore a sostituire il tamburo, confermato al posteriore.
Fin da subito la duplice livrea proposta da Yamaha diventò motivo di attrazione per il pubblico: bianca con le classiche strisce di quadrati rossi, i colori istituzionali Yamaha, oppure blu con le stesse grafiche in nero, ispirata a colori del Team Sonato/Gauloises di Yamaha Motor France. Era una moto priva di fronzoli e badava tanto alla sostanza. L'avviamento era a pedivella, il cupolino era ridottissimo e il serbatoio molto capiente, elemento essenziale per i rally.
Leggi l'articolo relativo al restauro della Yamaha XT 600 Ténéré
Foto e video a cura di Massimo Di Trapani
Gran moto. Indistruttibile (o quasi).
Ho letto l'articolo e guardato il video...e poi, ho letto i commenti.
Ma dove sono tutti i fenomeni che ad ogni prova di una moto nuova rimpiangono queste enduro anni 80 ? sparando a zero su tutto quello che c'è oggi sulle moto ?
Mi aspettavo almeno un centinaio di commenti pieni di lodi sperticate......
E invece ....