IOM TT 2014, Senior: ancora Dunlop
E con questa fanno undici - dodici, se contiamo il Classic TT, dove l'anno scorso si è aggiudicato la categoria Classic F1. Parliamo ovviamente delle vittorie accumulate da Michael Dunlop al TT: undici appunto, di cui quattro solo in questa edizione in cui ha replicato il risultato del 2013, tre in sella alla BMW S1000RR; Michael ha lasciato agli avversari la sola gara-1 della Supersport fra quelle a cui ha preso parte. Ironia della sorte, Michael sembrava rimasto a piedi dopo il mancato rinnovo con il team Honda TT Legends; chissà cosa sta pensando in questo momento Neil Tuxworth, capo di Honda Racing sul territorio britannico nonché, a suo tempo, pilota al TT...
Dunlop ha praticamente dominato la gara, amministrando un vantaggio quasi sempre attorno ai dieci secondi: anche quando l'offensiva di Cummins, al quinto giro, l'ha pericolosamente ridotto fino a limite dei sei secondi il pilota della BMW ha ripreso ad allungare riportandolo sul livello di sicurezza. Il pilota di casa (Conor è nato proprio a Douglas, sull'Isola di Man) ha effettuato una bella rimonta nell'ultimo terzo di gara, passando Guy Martin che ha chiuso al terzo posto.
Ripropongo:
Altrimenti -continuando con l'esempio del tifo- equivarrebbe a far andare i tifosi allo stadio con la pistola, tanto comunque si ammazzano lo stesso. Un saluto
Aboliamo il TT?
Ma poi come la mettiamo col paracadutismo? Quanti morti ha fatto e fa?
Abbassiamo il monte bianco e pialliamo l'everest? Quanti morti hanno fatto e faranno?
E l'arrampicata libera?
E il motomondiale? quanti morti ha fatto il motomondiale? quanti ne fara', pur con la sua aurea di finta sicurezza?
E il calcio, lo aboliamo? Quanti morti sugli spalti? secondo me nel 2° dopoguerra sono morti piu' tifosi in disordini e casini che in un secolo di TT. e solo Sheffield+Heysel fa 130 persone.
Per favore, piantatela di fare le suorine ben vestite, e se una cosa non vi piace, va contro i vostri principi o la vostra morale, accettate che non per tutto il mondo è cosi'. Accettate che come chi decide di traversare in solitaria l'oceano, scalare un 8000 o lanciarsi da un pallone nella strasfera, cose che quando uccidono nessuno si scandalizza, c'è anche chi decide di scalare l'everest della moto. il mountain dell'isola di man. Non ti sta bene? Problemi tuoi! Deve star bene a chi lo corre e decide di rischiare in modo conscio, molto piu' conscio di quei padri che mettono un bimbo di 15 anni su una moto da gran premio.