Nico Cereghini: “MotoGP e SBK: così potrebbero cambiare”
Ciao a tutti. I tempi cambiano e i due massimi campionati del motociclismo, che per anni si sono guardati in cagnesco, adesso troveranno probabilmente un accordo. SBK e MotoGP sono finiti come già sapete nello stesso scatolone, e il proprietario (Bridgepoint) non vuole sentir parlare di concorrenza interna né di costi sproporzionati ai tempi. Cambieranno un bel po’, e in fretta, ma qual è la direzione? Quella che già la Infront aveva parzialmente individuato per conto suo. Ho raccolto qualche voce.
La più accreditata è che la Superbike, che nel frattempo si è spinta così avanti nelle libertà regolamentari e tecniche da superare i prototipi (per esempio nel numero dei motori utilizzabili in stagione, e nei litri di carburante a disposizione) e che già sta svoltando verso lo spirito originario, sarà molto più vicina alla produzione e molto simile all’attuale Stock. C’è chi dice che addirittura saranno bandite le gomme slick, e chi vorrebbe gli adesivi che riproducono i fari nelle carenature, e chi parla di un solo calendario, con diverse manifestazioni in comune. Con la Moto GP, naturalmente, che nel frattempo si dovrebbe sdoppiare con due tipi di moto che disputeranno la stessa gara, magari con due classifiche separate: gli attuali prototipi con poche limitazioni tecniche tendenti al risparmio, e poi le “ex-SBK” con qualche libertà in più. Con l’obbiettivo dichiarato di attirare qualche nuova casa e arricchire la griglia senza troppi sacrifici economici e in tempi brevi.
La taglio un po’ all’ingrosso, tanto per passare l’idea. E so di dare una brutta notizia a molti di voi. Ma questa è la formula e francamente non mi pare campata in aria: c’è una difficile situazione mondiale e c’è crisi in tutte e due le categorie. La griglia della MotoGP oggi fa piangere, diciassette partenti sono certamente pochi, ma anche la SBK ha subìto e sta per subire qualche terribile colpo ai fianchi; e poi ci sono degli obiettivi squilibri da sistemare.
So cosa pensano molti di voi. La SBK è l’unica competizione bella da seguire e adesso chissà cosa diventerà. Impossibile che migliori, concluderanno in tanti, e dunque fatalmente peggiorerà. Io, che amo tutt’e due le specialità e che provo ad essere lucido, voglio essere ottimista e pensare che il nuovo equilibrio porterà più vantaggi che perdite. E poi, alla fine dei conti, così non si poteva proprio continuare. Bisogna che ce ne rendiamo conto: il mondo sta cambiando in fretta.
MOTOGP ALLO SFASCIO
Le 1000 come quella di honda, yamaha e ducati dovrebbero dare 2-3 secondi (se va bene) a quelle con motore derivato di serie.
A questo punto da aumentare il numero di partecipanti (palesemente) rischiano di diminuirlo a solo 10-12 piloti e gli altri dietro che vengono doppiati a metà gara. Non sò più dove arriveremo !!!
Nico Cereghini
è questo qua che a fine stagione passata cantava che la Ducati era una moto vincente quando vedeva stoner vincere e che adesso dice che non va, che ha sempre criticato stoner e che quest'anno passa il tempo a cercare scuse a Valentino?
Insomma il Ghedini della moto!
Fa pure l'opinionista qui!
Ps. a la fine danneggia Valentino...