Piccinini: “Il mondiale di Rovetta è l’Opera dell’Enduro!”
Presidente. Giuliano Piccinini è il Presidente del Moto Club Bergamo. Da meno di un anno. Succede a Andrea Gatti e a Franco Acerbis, si parlava di Leggende, che restano al pianoforte dell'orchestra. Giuliano arriva l’inverno scorso e raccoglie eredità e missione: il Mondiale di Rovetta. La 43ma Valli Bergamasche.
“Non credevo fosse un’impresa così forte. Affrontiamo quotidianamente una montagna di problemi. Quasi tutti legati ai permessi. È un’atmosfera impegnativa. Risolviamo, mettiamo nel cassetto ed eccone un altro. I Sindaci ci vanno con i piedi di piombo, sono attentissimi. Tuttavia le Amministrazioni sono disponibili, cordiali, gentili. Forse è perché abbiamo una buona reputazione. Siamo sfiniti, ma lavoriamo con sempre maggior entusiasmo, abbiamo il progetto di un Mondiale come non è stato mai. Rovetta è l’Opera dell’Enduro. Spartito, accordi, tema, conosciamo tutto molto bene, interpreteremo come meglio sappiamo fare. È la nostra Storia di 100 anni, dell’Enduro, il 30° anniversario del Mondiale. La nostra è una promessa solenne, permanente. È responsabilità e orgoglio, lavoro. Non sono solo, per fortuna. Siamo un esercito, i volontari del Moto Club, gli amici, i proprietari delle terre su cui passiamo. C’è mio figlio Nicola che ha messo la freccia. Super appassionato, inarrestabile. Ci avevano detto di aspettarci 150 Piloti al massimo, siamo alla soglia dei 200!”
Percorso. Avanti. ABC Communication, il Promoter, ha fissato i parametri. Al Moto Club di portarli sul tetto del Mondo (l’Enduro): “Facciamo tutto per gli appassionati, per loro ancor di più. Sarà una “Valli” spettacolare. Siamo andati oltre, abbiamo inserito una Speciale tutta nuova. Si completa così un incredibile ventaglio di “scene” a disposizione degli spettatori e del confronto tra i Piloti. Avremo due Cross Test, prato e sassi, sì, “quei” sassi, “linea” alla bergamasca, Extreme Test naturale… supernaturale. È un tracciato tecnicamente completo, non troppo lungo ma molto impegnativo, “tonico”, in alternanza battente di Speciali dure e trasferimenti martellanti. Gara che definirei un po’ “nervosa”, sicuramente una Classica Bergamasca. Bella dall’inizio alla fine, da combattere. Non si scappa.”
Evento. Giuliano a ruota libera giù per la mulattiera: “Grande Agonismo e grande Party. Quel tipo di Festa dell’EnduroGP che si stampa nella memoria. Motor Party. Passerella, vetrina, festa del Mondiale e di Rovetta. Dei Bergamaschi tutti. Degli Appassionati che non si possono deludere. Un lungo momento di ritrovo, di aggregazione. Anche di richiamo per quelli che hanno già visto e per quelli che torneranno, “Turisti” di una speciale Passione, innamorati di questa Terra. Iniziative, altre idee, gare, intrattenimento, motorini, musica, l’EnduroGP e le sue damigelle di corte bergamasca, come l’esclusiva, vibrante, unica 30th Anniversary Legends Race.”
Ha ragione Alain Blanchard, anima e Promoter dell’EnduroGP: “Il Moto Club Bergamo è una Macchina da Guerra!”
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eddie75, Bergamo (BG)si il motoclub bergamo è una macchina da guerra...speriamo solo che i soliti (fanta)ambientalisti & co. non vengano a rovinarci la festa anche questa volta (solitamente all'ultimo minuto dopo che tutto è stato sistemato gratuitamente per tutti)