SBK 2016. Davies vince Gara 1 al Motorland Aragon
SuperChaz! Sono bastati pochi giri a Davies per imporre il proprio ritmo alla gara e stroncare il cannibale Rea ed il “solito” Sykes, che parte a cannone ma con un passo che poi non riesce a reggere per tutta la durata della gara. Nei primi due giri Sykes e Guintoli avevano preso un leggero vantaggio, ma nel corso del terzo il gallese della Ducati prima ha fatto segnare il nuovo giro record della pista del Motorland ed in quello successivo è passato in testa. Girando costantemente 3 o 4 decimi più veloce dei suoi inseguitori, Chaz è arrivato ad accumulare quasi sei secondi di vantaggio, limitandosi nei giri finali ad amministrare la corsa per tagliare il traguardo in impennata.
Sulla sua pista preferita Davies non ha tradito le attese. Che Rea non fosse soddisfatto dell’assetto della sua Ninja era apparso chiaro nelle prove. Nei primi giri Johnny ha sofferto più del previsto, ma poi ha saputo correre sopra i problemi ed alla fine ha limitato a soli 5 i punti persi nei confronti dello scatenato Chaz e ora il suo vantaggio nella classifica generale è di 33 punti su Sykes e di 35 su Davies. Da incorniciare la gara di Fores che porta al quarto posto la Panigale privata del team Barni. Sulla sua pista di casa, per di più favorevole ai bicilindrici bolognesi, lo spagnolo non si è lasciato sfuggire la ghiotta occasione di superare anche Giugliano. Davide da parte sua è andato in calando ed una volta vistosi superare da Fores ha cercato di resistergli, ma poi ha giustamente preferito accontentarsi del quinto posto.
Hayden ringhia ma non morde e dopo aver rimediato ad una partenza dalla quarta fila, non ha saputo tenere il contatto con i primi, chiudendo con un deludente sesto posto. Peggio di lui ha fatto il suo compagno di squadra VdMark che dopo essere caduto in Superpole si è ripetuto anche al quinto giro, per fortuna senza conseguenze fisiche. La gara di casa non ha messo le ali a Torres, che porta comunque a casa un buon settimo posto, davanti alle due Yamaha di Lowes e Guintoli. Il francese aveva illuso i tifosi della casa dei tre diapason quando inizialmente era rimasto attaccato con le unghie e con i denti al codone della Ninja di Sykes, ma in seguito ha pagato lo sforzo con una prematura usura delle gomme che lo hanno relegato al nono posto. Savadori entra nella top ten e precede il compagno di colori Alex De Angelis ancora dolorante al braccio destro operato solo pochi giorni fa.
Oltre al già citato VdMark non hanno concluso la gara Al Sulaiti, Baiocco Hook e Camier, tutti a causa di problemi tecnici
Però io dico che se questa moto vince sui circuiti favorevoli e si piazza a podio su quelli sfavorevoli, è CERTAMENTE una buona moto.
Potrebbe essere meglio?
Sì, perché tutti possono cogliere l'assurdità dell'insostenibile contraddizione tecnologica che affligge Ducati nelle sue due principali declinazioni competitive: in MotoGP ha oggettivamente e di gran lunga il motore più performante del lotto, in SBK perde per deficit di potenza del motore...
Cioé, bisogna essere dei devastati mentali per riuscire a mettersi in questa situazione.
A Domenicali pianterei quattro (4 non a caso...) puntine da disegno in una mano, quando insiste sul fatto che non sia nemmeno nei pensieri dei manager di Borgo Panigale, una sportiva 4 cilindri da consegnare al mercato dei propri appassionati e alle piste del campionato delle supersportive derivate di serie.
Dice che è perché lo spirito dei ducatisti è bicilindrico...
...
NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO! Lo spirito dei ducatisti gode, quando sferragliando come un set di pentole che rovina al suolo, il desmo svernicia le moto giapponiche!
Dacci una Desmo16Panigale 10004GP!
Adesso!
Io rimango dell'idea che una moto come si deve,senza telaio e' improponibile.
Di fatti in motogp,dove ci sono molti piu' peli e contropeli da considerare,per guadagnare qualcosa sul cronometro,il non telaio e' stato UN FALLIMENTO TOTALE.
E poche chiacchiere su gomme ecc ecc.
L'unico che ci aveva vinto ancora qualcosa era un certo stoner che saprebbe andar forte anche col GARELLI a pedali.....gli altri piloti? Un incubo....
Il non telaio e' una sciocchezza,appena arriveranno piste meno amiche,il gap con le 4 cilindri e i loro bei telai,si riproporra' pesantemente.
Non a caso in ducati,e' ufficiale,stanno lavorando a un v4.
Praticamente la prossima generazione di supersportive ducaudi,saranno delle rsv4 rosse col marchio ducaudi.
Che pena insistere ancora con il bicilindrico in pista,motore ormai superato e alla grande.
A meno che non si pompi come un ciclista iperdopato.
E non si butti via il blocco dopo ogni gara....