SBK 2016. GP Thailandia.VdMark chiude in testa le cronometrate
VdMark fa sul serio. Nonostante una pista con poco grip (quasi nullo nei punti riasfaltati da poco) l’olandesino volante ottiene l’ottimo crono di 1’34”629 a otto decimi dal record della pista di Rea. La provvisoria pole di Michael non è frutto di un giro veloce, perché il pilota della Honda ha dimostrato di poter tenere un ritmo molto alto che lo candida tra i favoriti della gara di domani. Continuano a stupire Guintoli e la sua Yamaha R1. Anche qui a Buriram, così come successe a Phillip Island, il francese non ha un gran passo di gara, ma se farà bene anche in Superpole, nella gara di domani potrà far valere la sua esperienza e la sua sensibilità di guida. Torres agguanta la terza posizione grazie ad un ultimo giro a vita persa. Il team Althea deve ancora lavorare molto per rendere competitiva la S1000RR ma intanto la squadra di Bevilacqua piazza entrambi i suoi piloti in Superpole2, visto il decimo posto di un Reiterberberg che sta crescendo molto e che si dimostra sempre più veloce.
Il quarto posto di Lowes è la conferma che la R1 è ormai vicina alle moto più veloci, così come il sesto posto di Hayden conferma che la CBR ha fatto passi da gigante dallo scorso anno, soprattutto per quanto riguarda il motore e l’elettronica. Rea se ne sta sornione al quinto posto. Come sempre il campione del mondo ha lavorato in funzione delle gare e si è detto pronto a lottare per la vittoria. Sykes è solo settimo, ma anche l’inglese della Kawasaki ha puntato più sulla messa a punto della sua Ninja che non al giro veloce, che siamo certi potrà sfoderare domani in Superpole.
Non brillano le Ducati. Giugliano è nono e deve ancora prendere le misure alla pista, mentre Davies lo precede all’ottavo posto, ma non ha ancora trovato l’assetto giusto. Al momento i due sono lontani dai primi (più di otto decimi), ma non sarebbe la prima volta che il team di Marinelli riesce a sistemare la Panigale in tempo per le Superpole e le gare.
Restano esclusi dalla Superpole2 Brookes, undicesimo con la BMW del team Milwaukee, Camier che migliora ma non abbastanza da confermare il primo posto di questa mattina e Matteo Baiocco, tredicesimo con la Panigale privata del team VFT di Menghi.
Restando in casa Ducati, va rilevato il deludente sedicesimo posto di Fores, dovuto però alle condizioni fisiche del pilota spagnolo, operato da pochi giorni al dito fratturato in Australia. Strada tutta in salita per De Angelis e Savadori, entrambi costretti a tornare a piedi al loro box per problemi tecnici. Ma nel team Iodaracing nessuno getta la spugna e continua il lavoro di messa a punto della RSV4, per poterne sfruttare tutto il potenziale.
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