SBK 2018. Davies vince Gara-2 al Motorland Aragón
Nonostante i nuovi regolamenti a lottare per la vittoria sono sempre loro: Chaz Davies e Jonathan Rea. Ieri era stato il pilota della Kawasaki ad avere la meglio, ma ogi Chaz si è ricordato di essere il pilota Superbike più vincente ad Aragon e ha portato a sette le sue vittorie in terra d’Aragona. L’inizio è stato tutto dell’idolo di casa Xavi Fores, che al quinto giro si è portato in testa, davanti a Melandri e Rea, mentre Davies rimontava e si liberava delle due Yamaha di VdMark e Lowes, tra le quali si infilava la rivelazione Rinaldi.
Ma purtroppo per il team Barni la gloria di Fores durava poco, perché all’ottavo giro Fores scivolava e concludeva la sua gara nella sabbia della via di fuga. A quel punto passava in testa Rea, seguito da Melandri e da Davies. Rea tentava un allungo, ma Davies se ne accorgeva ed al dodicesimo passaggio superava senza troppi complimenti il suo compagno di squadra, per mettersi all’inseguimento del campione del mondo. Il terzetto proseguiva in fila indiana per due giri, quando Davies superava Rea e si portava per la prima volta in testa alla gara. I tre spingevano forte, vicino al limite, tanto che Melandri stabiliva il giro veloce della gara al a due giri dalla fine, ma in seguito perdeva terreno nei confronti di Davies e Rea. Il nordirlandese proprio all’ultimo giro arrivava lungo in una curva e a quel punto dava via libera a Davies, che andava a vincere davanti a Rea e Melandri. Quarto posto per Lowes che vince il duello in famiglia con VdMark. Dopo una gara da dimenticare Sykes recupera una posizione e chiude in sesta posizione, davanti ad un sorprendente Rinaldi che ha la meglio per pochi decimi su Torres . Razgatliuoglu e il nostro Savadori chiudono la top ten. Sofrtunata la gara di Giugliano che ha dovuto rientrare al box dopo pochi giri per un problema ai freni. Tornato in pista, ha chiuso ultimo ad un giro.
Ridateci almeno una competizione reale.
Regolamentano i giri motore e non fanno nulla per un'elettronica che fa spavento.
Era evidente che la limitazione dei giri motore non serve a nulla se non ridurre leggermente il gap tra Ducati e Kawa, ma non era certo l'obbiettivo della regola.
Basti vedere che come il team privato per cui corre Rinaldi, che di privato a poco se pensiamo che la moto ha più o meno la stessa componentistica e da anni ha l'elettronica ufficiale.
Ricordo molto molto bene quando nel CIV (e ho detto tutto) il Team Barni con il tecnico ufficiale Ducati dmandava i dati in Malesia la sera, il team ufficiale impegnato con la SBK li valutava, li sistemava e li mandava indietro... Poi Pirro arrivava a fine gara con la gomma perfetta dando 10 secondi a tutti...
Una piccola storiella vista dai miei stessi occhi che spiega molto bene quanta differenza faccia l'elettronica buona e quale sia il vero elemento tecnico determinante.
Quella è l'unica cosa sulla quale agire se si vuole riequilibrare i campionati, Honda non è davanti perchè non gli interessa investire in questo campionato, mi pare normale che cerchi di abbassare il livello tecnico.
Io personalmente sono d'accordo, il mondiale SBK dovrebbe essere il mondiale delle derivate di serie, è un mondiale prototipi a tutti gli effetti.