SBK 2018. Le pagelle del GP di Portimão
Manca solo la matematica per consegnare a Jonathan Rea il quarto titolo mondiale consecutivo. Con la doppietta di Portimao l'asso della Kawasaki ha raggiunto le 66 vittorie in Superbike: 15 con la Honda e 51 con la Casa di Akashi.
Johnny sta continuando a stracciare tutti i record, e in Portogallo ha aggiunto al suo palmarès anche quello delle vittorie consecutive in un autodromo (sette). Con in palio ancora 150 punti prima della fine del campionato, il nordirlandese ha un vantaggio di 116 punti nei confronti del secondo (Davies), e quindi il suo quarto sigillo potrebbe arrivare già nel prossimo round di Magny Cours.
Al di là del dominio del tre volte campione del mondo, il weekend di Portimão ci ha mostrato un Melandri più motivato che mortificato dalla sua sostituzione nel team Aruba.it 2019. Note positive anche dalla Yamaha, che con VdMark (ma non con Lowes) è sempre più stabilmente in zona podio. Bene a metà l’Aprilia, portata in pole position da Laverty ma lontana dalle prime posizioni in entrambe le gare.
In Portogallo la Honda è naufragata più con Camier che con Gagne, mentre a Torres è riuscito un mezzo miracolo in prova (terzo il venerdì) ma non poi in gara. Nulla di nuovo invece al piatto orizzonte della BMW, che perderà anche il team Althea. Ma del mercato parleremo nei prossimi giorni.
LE PAGELLE
Jonathan Rea – voto 10
Manca la lode per soli 60 millesimi, quelli che in Superpole lo hanno separato da Laverty. Quando sale sulla sua Ninja Rea è una vera macchina da guerra che non lascia scampo ai propri avversari. Ha mostrato un passo insostenibile per tutti sin dalle prove, ed in gara ha fatto il bello ed il cattivo tempo. Non serve a nulla farlo partire dalla terza fila, e ormai lo hanno capito tutti. A parte la Dorna. Il suo quarto titolo mondiale consecutivo (ennesimo record infranto) è sempre più vicino.
Marco Melandri – voto 8,5
Le polemiche che hanno fatto seguito alla sua sostituzione nel team Aruba.it Ducati 2019 gli hanno dato nuove motivazioni, e la voglia di dimostrare a qualcuno che si è sbagliato. Senza il Cannibale, a Portimão sarebbe stato lui il protagonista: terzo in Superpole e due volte sul podio, ma soprattutto l’unico in grado di avvicinarsi a Rea.
Michael van der Mark – voto 8,5
La punta di diamante della Yamaha è ormai stabilmente nelle zone alte della classifica, e a Portimão colleziona il suo nono podio stagionale (comprese le due vittorie di Donington). E’ riuscito a fare quel salto di qualità che gli consente di sfruttare la competitività della R1, e il rinnovo con la Yamaha gli ha dato sicurezza e maggiore autostima. E’ a soli 20 punti dalla seconda posizione in classifica, che sarebbe un grandissimo risultato.
Chaz Davies – voto 7
Compromette tutto con una frattura alla spalla destra, che replica poi la settimana prima di Portimão. Bisogna che la Ducati gli vieti di allenarsi in bici o con le motard. Malissimo in prova, ma, come sappiamo, in gara Chaz si trasforma: resiste al dolore sin che può e chissà cosa avrebbe potuto fare se fosse stato al 100%. Ma con i “se” ed i “ma” non si fa la storia, ed ora il gallese deve guardarsi dalla rimonta di VdMark, deciso a soffiargli il secondo posto in classifica.
Tom Sykes – voto 5,5
Forse condizionato dal ricordo del brutto incidente occorsogli qui lo scorso anno, che quasi gli distrusse una mano, Tom è stato autore di un weekend completamente anonimo. Non si è ripreso nemmeno in Superpole, dove ha concluso al sesto posto, e questo la dice lunga circa le sue condizioni. Preoccupato e deconcentrato dal non riuscire a trovare una sistemazione per il prossimo anno, questo Sykes è solo l’ombra di sè stesso.
Lorenzo Savadori – voto 6,5
O la va o la spacca. Purtroppo sabato la spacca, e allora domenica, complice una moto con poco grip al posteriore, gli tocca non rischiare e portare a casa un onesto sesto posto. Vede sempre più vicina la possibilità di conquistare il suo primo podio in Superbike, e morde il freno. Il talento non gli manca, quindi il podio arriverà. RSV4 permettendo.
Eugene Laverty – voto 7
Portimão è la sua pista preferita (dove al suo attivo ha due vittorie in SBK ed una in SS) e conquista la sua terza Superpole in carriera. Le sue ambizioni si infrangono alla seconda curva di Gara-1 quando Forés lo tampona e lo butta in terra. Domenica la sua moto non ha grip e lo costringe ad un misero settimo posto. Ma Eugene resta uno dei migliori piloti di questa Superbike, e speriamo tanto che per il prossimo anno possa trovare una degna sistemazione.
Xavi Forés – voto 5,5
Commette un grave errore in Gara-1 che compromette l’intero weekend. Nella caduta si procura una ferita al gomito, e in Gara-2 non può andare oltre il decimo posto. Avrà modo di rifarsi nelle restanti manche, e di confermarsi il privato più veloce della Superbike.
Alex Lowes – voto 4
Dodicesimo con caduta in Superpole, decimo in Gara-1 e undicesimo in Gara-2. Qualcuno in Yamaha si starà chiedendo chi ha deciso di riconfermarlo nel team ufficiale.
Leon Camier – voto 5
Su questa pista la sua CBR pattina come fosse sul ghiaccio, ma per fare peggio di Gagne bisogna che Leon abbia proprio deciso di tirare i remi in barca. Speriamo non sia così.
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Tommaso111, Vicenza (VI)Scusate me lo sono perso , ero a vedere il torneo di freccete dell'oratorio! molto più adrenalinico.
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kevin666, Stazzano (AL)gara priva di spunti veri ed emozioni,non si capisce quanto "REA" spinga realmente e quanto vada la "VERDONA"...gli altri sono "invisibili","SYKES"poi e' indecifrabile,vorra' smettere!senza "DAVIES" e' stata noiosa!