GP di Thailandia

SBK 2018. Rea chiude in testa le cronometrate a Buriram

- Con un guizzo finale Rea chiude in testa le prove di Buriram, davanti a Sykes. Un sorprendete Torres è terzo con la MV e precede le Ducati di Melandri e Davies. I primi cinque racchiusi in un decimo
SBK 2018. Rea chiude in testa le cronometrate a Buriram

Le prove cronometrate di Buriram si chiudono con Rea davanti a tutti, ma il tre volte campione del mondo ha ottenuto la prima posizione solo nei minuti finali, quando ha fermato i cronometri sul tempo di 1’33”327, precedendo il suo compagno di squadra Sykes di 57 millesimi. Rea ancora davanti a tutti quindi, ma questa vota i suoi avversari gli sono vicinissimi, tanto che i primi cinque piloti della classifica sono racchiusi in un decimo di secondo ed i primi 12 in meno di sette decimi.


Nella prima sessione del mattino Rea era stato undicesimo, con Sykes quarto, mentre in seguito Rea aveva chiuso il secondo turno al terzo posto e Sykes al sesto. Con tre turni a disposizione, i due alfieri della casa di Akashi hanno lavorato in mattinata sulle loro Ninja, per poi raccogliere i frutti nel pomeriggio e piazzare la zampata vincente quasi al termine della sessione.


Le temperature meno torride rispetto allo scorso anno, hanno facilitato il compito dei piloti ed il miglior crono di Johnny è a meno di quattro decimi dal best lap della pista, stabilito dallo stesso Rea nel 2017 (1’32”957), anche se come sappiamo quest’anno le verdone hanno 1.000 giri motore in meno.


Alle loro spalle è terminato un sorprendete Jordi Torres, che quando mancavano sei minuti circa alla fine dell’ultimo turno, ha concluso un giro capolavoro, che lo ha portato in testa alla classifica e in seguito solo le due Kawasaki ufficiali sono riuscite far meglio dello spagnolo.


Su di una pista dove in passato le Ducati avevano sempre sofferto molto, Melandri e Davies hanno chiuso rispettivamente al quarto e quinto posto ad un decimo da Rea. Marco si è detto soddisfatto del lavoro svolto oggi, che è stato incentrato maggiormente sul passo gara e sulla distanza, tanto da essere stupito del giro veloce fatto segnare nei giri finali. “Siamo cinque piloti in un solo decimo – ha dichiarato il ravennate al termine delle prove - e quindi in gara non sarà facile, ma sono soddisfatto perché su questa pista l’anno scorso avevo fatto fatica, mentre oggi sono stato subito veloce”. Soddisfatto anche Chaz Davies (scivolato senza conseguenze nella seconda sessione), che ha concluso a 11 millesimi da Melandri e a 108 da Rea. Dopo lo zero di gara2 in Australia, il gallese della Ducati non può commettere altri errori per non perdere punti nei confronti dei suoi avversari e compromettere subito il suo campionato.


Camier è sesto, confermando la sorprendete competitività trovata dalla sua Honda, anche se resta da scoprire cosa potrà fare alla distanza. Settima posizione per VdMark, al quale la pista tailandese piace molto, tanto che nel 2016 ottenne il terzo posto con la vecchia CBR. Solo decimo, ma e mezzo secondo dalla vetta della classifica, il suo compagno di squadra Lowes. Fores e Laverty chiudono in ottava e nona posizione, dopo un malinteso che ha causato la caduta di entrambi. Lo spagnolo del team Barni aveva chiuso in testa la prima sessione ed era stato quinto nella seconda, ma nella caduta si è infortunato al dito mignolo del piede destro, rimasto sotto la moto, che ha strisciato sull’asfalto sino ad arrivare a scoprire il tendine. Lo spagnolo sarà regolarmente in pista domani, ma questo pomeriggio non ha potuto abbassare il suo crono. Laverty nella caduta non ha riportato conseguenze, ma ha perso tempo nel box e non si è potuto migliorare. Lorenzo Savadori ha terminato la giornata all’undicesimo posto, e non si è quindi classificato per la Superpole2, soprattutto a causa del dolore alla spalla fratturata a Phillip Island. “Il dolore mi impedisce di spingere forte come vorrei – ha dichiarato l’italiano dell’Aprilia – e quindi non so osa potrò fare domani in gara”.


La spalla di Baz (anche il pilota del team Althea era caduto in Australia) è meno dolorante, ma è la sua prima volta qui a Buriram e pur migliorandosi costantemente il francese è solo dodicesimo, ma staccato di poco più di due decimi dalla vetta della classifica.

Vista la classifica odierna ed i distacchi che separano i primi dodici piloti, quelle di domani saranno una Superpole ed una gara da non perdere.

 

Classifica

  • Katana05
    Katana05, Reggio nell'Emilia (RE)

    Ho una domanda per Baldi: perchè alla Honda è stato imposto il limitatore a 14.300 (il più penalizzante dopo Kawasaki) malgrado abbia dimostrato negli scorsi anni di essere una delle moto meno competitive, se non la peggiore in assoluto? Grazie.
Inserisci il tuo commento