SBK 2019: Bautista domina Gara-1 al Motorland Aragón
Il solito Bautista che parte in testa ed infligge un secondo al giro ai suoi avversari, per poi chiudere a mani alzate e salutando il suo team che lo aspetta in piedi sul muretto dei box. Una gara senza storia per quanto riguarda la prima posizione, ma appassionante ed incerta per gli altri gradini del podio. Alla fine la spunta Rea dopo una bellissima lotta con un ritrovato Davies, che conferma come il Motorland sia la sua pista preferita: speriamo che con questa gara il gallese della Ducati sia uscito dal buio tunnel dal quale sembrava non vedere la luce. Così come in Superpole quello di oggi non era il solito Rea, a causa di una Ninja che non lo assecondava come avrebbe voluto. Ma il quattro volte campione del mondo ci ha messo molto del suo, e alla fine è ancora lui il primo ….degli umani. Sorpassi e controsorpassi per tutti e 18 i giri tra Rea e Davies, con l’inserimento di un Alex Lowes irriconoscibile rispetto al pilota che negli anni passati cadeva una gara si e l’altra pure: l’inglese della Yamaha porta a casa un buon quinto posto, davanti ad un bravissimo Sykes rigenerato dalla BMW. Laverty stava per portare a termine una gara incredibile e per regalare un fantastico quarto posto al team GoEleven, ma proprio all’ultimo giro è arrivato lungo al piccolo cavatappi, è uscito sulla sabbia ed è caduto. Un errore da principiante, inconcepibile per un pilota della sua caratura.
Dopo prove e Superpole da dimenticare, Van der Mark si salva in corner con una gara generosa chiusa al sesto posto davanti al compagno di marca Cortese ed al giovane Razgatlıoğlu. Nona posizione per un irriconoscibile Haslam, evidentemente alle prese con problemi di assetto. Bravo Torres con la Ninja privata di Pedercini: lo spagnolo ha preceduto il convalescente Camier e le due delusioni di giornata, Melandri e Rinaldi. Il pilota del Barni Racing è partito dalla seconda fila con il quinto tempo, ma in gara ha accusato gravi problemi di assetto che non erano emersi nelle prove. Gara da dimenticare per Melandri, partito in quinta fila dopo una scivolata in Superpole, e solo dodicesimo al traguardo.
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Fino all'anno scorso tutti a frignare sullo strapotere di Rea e della ZX10.
Ora tocca a Ducati e frignate uguale.
Intanto a vincere il mondiale ci pensa Bautista e a dare spettacolo ci pensa Davies.