SBK 2019. La parola ai protagonisti dei test
La prima giornata di prove ufficiali Superbike a Phillip Island ha confermato che è Bautista l’avversario più temibile per Rea.
Lo spagnolo procede a gonfie vele nello sviluppo della nuova Panigale V4 su una pista che conosce molto bene: Alvaro oggi ha compiuto un grande passo in avanti verso la piena competitività della sua moto.
Rea non è apparso per niente preoccupato dalla leadership del pilota Ducati. Ha ammesso che specialmente nell’ultimo settore della pista Bautista è più veloce di lui, ma da vecchia volpe quale è, il quattro volte campione del mondo sta lavorando sull’usura delle gomme alla distanza, un fattore determinante su questa pista dove l’asfalto è molto abrasivo.
La differenza tra i due al momento è proprio questa. Mentre Rea conosce benissimo la sua moto e può impostare una tattica di gara, Bautista deve invece ancora lavorare per arrivare a sfruttare a proprio favore tutti i lati positivi della V4 Ducati.
Melandri sta ancora prendendo le misure alla Yamaha, e si sta impegnando per adattarla alle sue caratteristiche di guida. L’ingresso in curva non lo soddisfa ancora, ma lo abbiamo visto determinato e fiducioso nel potenziale della R1 e del suo team.
Sykes si è scrollato di dosso molti dei problemi che lo hanno ostacolato lo scorso anno: cambiare aria gli ha dato grandi stimoli, e a questo va aggiunto il fatto che lo sviluppo della nuova S1000RR sta andando oltre le sue più rosee aspettative. Certo, prima di cantare vittoria bisognerà attendere il responso delle gare, ma il matrimonio Sykes-BMW sta procedendo nel migliore dei modi.
Continuano invece le difficoltà per Chaz Davies, in ritardo rispetto al suo compagno di squadra nell’adattamento alla nuova moto. I problemi alla schiena sono stati risolti, ma Chaz ha perso molto tempo non solo nei precedenti test invernali, ma anche questa mattina, ostacolato da alcuni problemi tecnici. Ci vorrà tutta la sua proverbiale grinta per recuperare il terreno perduto, ma come sappiamo il suo terreno di caccia sono le gare, e quindi aspettiamo domenica sera per capire quale ruolo potrà ricoprire Davies in questo inizio di campionato.
Marco Melandri
«Abbiamo provato molto nelle due sessioni odierne. Rispetto a gennaio la moto è migliorata tanto e stiamo seguendo la tabella di marcia. Ci sono ancora tanti piccoli dettagli da sistemare e ci stiamo lavorando. La moto diventa nervosa sulle buche e soprattutto non riesco ancora ad entrare in curva con la velocità che vorrei e a farla girare meglio. Questa mattina abbiamo lavorato proprio su questo aspetto e spero di poterci lavorare anche domani, magari senza il vento che nel pomeriggio mi ha infastidito molto. Stiamo intervenendo anche sul bilanciamento della moto, e anche oggi ho provato diverse posizioni in sella. Il feeling con la mia Yamaha R1 sta aumentando costantemente, e sono sicuro che quando saremo a posto potremo essere veloci su tutte le piste. E’ importante l’aiuto di Andrea Dosoli, che mi conosce bene, ma in generale mi sto trovando bene con tutto il team».
Alvaro Bautista
«Stare davanti è sempre una bella sensazione, anche se oggi erano solo prove. La cosa importante è che il mio feeling con questa moto aumenta ogni volta che ci salgo sopra. Oggi abbiamo provato dei setting diversi anche a livello di geometria ed abbiamo migliorato molto la percorrenza di curva, che era uno dei punti che dovevamo migliorare. Penso che siamo ancora lontani dalle massime performance di questa moto, ma oggi abbiamo fatto un buon passo in avanti, anche se ci sono ancora molte cose sulle quali lavorare, ad iniziare dall’elettronica. Ho provato tutte le gomme che ci ha portato la Pirelli, e mi è piaciuta quella più dura all’anteriore, che mi dava molta stabilità. Il tempo l’ho fatto con gomme usate, e questo è un fattore molto importante. Nel pomeriggio non mi sono migliorato perché c’era molto vento. La V4 deve migliorare nei cambi di direzione, ma questa pista ci è abbastanza favorevole sotto questo punto di vista, e questo ci permette di essere veloci. Penso che siamo in linea con quanto ci eravamo prefissati».
Tom Sykes
«Il quarto posto di oggi mi soddisfa molto, perché rispetto ai test di Jerez e Portimao oggi abbiamo utilizzato tutti le stesse gomme. E’ stata una giornata positiva anche perché non dobbiamo dimenticare che è tutto nuovo per me, moto e squadra. Mi trovo già bene sulla moto e questo è davvero una cosa positiva. Sono contento del livello che abbiamo raggiunto sino ad ora. Ovviamente il lavoro da fare è ancora tanto, ma questo inizio va oltre le mie aspettative. Il team sta lavorando bene e poi abbiamo un’azienda come BMW alle spalle e questa è una cosa determinante. Mi trovo bene con il team e sono sereno».
Chaz Davies
«La schiena va molto meglio, ma purtroppo questa mattina abbiamo avuto alcuni problemi tecnici che ci hanno fatto perdere molto tempo. La giornata è stata comunque positiva, perché nel pomeriggio abbiamo potuto lavorare bene. Sino ad ora non ho potuto lavorare sulla moto come avrei voluto, per i problemi alla schiena che ho avuto a Jerez e a Portimão e per il tempo che abbiamo perso questa mattina, per cui penso di essere al 40% con lo sviluppo della V4. Abbiamo ancora la giornata di domani a disposizione, e vedremo di sfruttarla la massimo. Dobbiamo lavorare su molti e diversi aspetti per poter sfruttare tutto il potenziale di questa moto».
Jonathan Rea
«In mattinata abbiamo lavorato bene e la moto era facile da guidare. Nel pomeriggio il vento ci ha messo in difficoltà e non abbiamo potuto provare tutto quello che volevamo. Mi trovo bene sulla moto e sono soddisfatto del lavoro svolto nei test e oggi. Siamo molto co0mpetitivi, anche se oggi nell’ultimo settore Bautista è stato più veloce di noi. Pensando alla gara penso che ci saranno molti piloti in grado di puntare alla vittoria, e io sarò tra quelli. In generale è stata una giornata positiva, nella quale abbiamo lavorato più sulla distanza e sull’usura delle gomme che non sul giro veloce. Domani proseguiremo in questa direzione, perché su questa pista l’usura delle gomme assume un’importanza determinante. Stiamo lavorando per permettermi di essere più veloce negli ultimi giri. Quelli più importanti».
Ecco, spero di sbagliarmi, però, se davo dare delle percentuali, credo che bautista abbia un minimo di possibilità in più di vincere il mondiale che non Dovizioso... cioé quasi nulle, secondo me. Pur sperando di essere smentito su tutta la linea..