Il Misano World Circuit è terra di conquista per la Kawasaki, che sulla pista romagnola ha vinto ben nove delle ultime dieci gare del campionato mondiale Superbike. Dal 2014 ad oggi solo Marco Melandri con la Panigale V2 è riuscito ad interrompere l’egemonia verde, che ha visto salire sul gradino più alto del podio per quattro volte Tom Sykes e per cinque volte Jonathan Rea. Il quattro volte campione del mondo si trova particolarmente a proprio agio su questo tracciato, dove ha vinto anche con la Honda nel 2009, ma questa volta sarà dura battere il binomio Bautista-Ducati. Nel team Kawasaki ufficiale le stanno provando tutte per colmare il gap esistente con la V4 e non si daranno per vinti sino a quando non sarà la matematica a togliere loro ogni speranza. Johnny sta rivoluzionando in continuazione la sua Ninja, per sfruttarne tutto il potenziale e con l’obiettivo di ripetere il doppio successo di Imola.

Mentre ci si aspetta sempre un segnale da parte di Haslam, che giustifichi la sua presenza nel team ufficiale, la Kawasaki punta forte sul giovane Razgatlioglu, intenzionato a proseguire nella striscia positiva che lo ha portato sul podio sia a Imola che a Jerez con la ZX-10RR del Turkish Puccetti Racing.

Per quanto riguarda la Ducati, a parte la vittoria di Melandri nel 2017, bisogna tornare al 2011, l’anno magico di Checa e del team Althea, per annotare una doppietta rossa.

Nel settimo round del campionato mondiale Superbike che andrà in scena tra pochi giorni al Misano World Circuit il favorito è senza dubbio Alvaro Bautista che dopo il passo falso di Imola, a Jerez davanti al proprio pubblico è tornato il dominatore assoluto del campionato, e la sua caduta di gara2 sembra essere stata solamente uno sfortunato  incidente di percorso.

Lo spagnolo ha testato la V4 a Misano e anche se i tempi sul giro non sono stati eclatanti, sembra che Alvaro e la sua moto si siano trovati a proprio agio sulla pista intitolata a Marco Simoncelli. Pista che non sembra essere invece tra le preferite di Chaz Davies, che qui non ha mai vinto ed è salito solo due volte sul podio: terzo nel 2015 e secondo lo scorso anno, sempre con la Panigale V2. In Spagna il gallese è tornato a fare a cazzotti con la sua V4 ed a complicare il tutto ci si è messo anche il contatto con Melandri e la successiva caduta.

Questo weekend saranno sei le Ducati in gara. Alle due ufficiali si aggiungeranno quelle del Barni Racing di Michael Ruben Rinaldi e della wild card Michele Pirro, quella del team GoEleven con Lorenzo Zanetti e quella del team Motocorsa Racing, con il debuttante Samuele Cavalieri. Per Pirro non sarà la prima volta al Misano World Circuit, in quanto l’attuale leader del CIV ha già corso in Superbike sulla pista romagnola nel 2015, collezionando due ottavi posti con la Ducati V2 ufficiale, dopo aver ottenuto il decimo posto in Superpole. Lorenzo Zanetti che ha corso il round mondiale di Imola con il team Motocorsa Racing, è stato chiamato in fretta e furia a sostituire Eugene Laverty il cui rientro è stato rimandato al prossimo round di Donington. Sarà il debutto assoluto per Samuele Cavalieri, uno dei giovani più promettenti nel panorama del motociclismo italiano delle derivate.

Da tenere d’occhio Rinaldi, reduce da un ottimo quarto posto in gara2 a Jerez, che è andato molto forte nei test svolti a Misano dal Barni Racing team a fine maggio. Così come è successo in Andalusia, la Yamaha è intenzionata ad inserirsi di prepotenza nella lotta tra Ducati e Kawasaki, non solo con i due ufficiali Alex Lowes e Michael van der Mark, ma anche con il padrone di casa Marco Melandri, che sembra aver ormai trovato un buon feeling con la sua R1 e sulla pista di casa punta deciso alla vittoria.

Alle sei Ducati Panigale V4 la Yamaha risponde con altrettante R1. Oltre ai due ufficiali ed ai due piloti del team GRT, vedremo in azione anche Loris Baz con il team Ten Kate e la wild card svizzera Dominic Schmitter con il team IXS Racing-YART. Sykes e Reiterberger dovrebbero finalmente poter disporre del nuovo propulsore per le loro BMW S1000RR, che potrebbe permettere all’inglese di rappresentare la sorpresa di Misano, che è una delle sue piste preferite.

La Honda non potrà contare sull’infortunato Camier (infortunio più serio del previsto o l’inglese se la sta prendendo comoda vista la moto che l’aspetta al suo rientro?) e ha pensato bene di confermare al suo posto Yuki Takahashi al fianco del connazionale Ryuichi Kiyonari. Per Delbianco sarà la prima volta in Superbike in riva all’Adriatico.

La Supersport 600 si preannuncia come sempre estremamente avvincente, con i due piloti del team Evan Bros: Caricasulo e Krummenacher a fare da lepri, inseguiti da un nugolo di avversari capitanati da De Rosa con la MV F3, dai piloti del Kawasaki Puccetti Racing Lucas Mahias e Hikari Okubo e dalle altre Yamaha di Jules Cluzel, Isaac Vinales e Thomas Gradinger. Addirittura otto le wild card che a Misano cercheranno di sovvertire i pronostici. Ecco i loro nominativi: il veterano Roberto Rolfo, il promettente Mattia Casadei, il tedesco Patrick Hobelsberger, Filippo Fuligni, (fratello di Federico che corre nel team ufficiale MV) Lorenzo Gabellini (che a Misano va particolarmente forte e che nel primo round del CIV corso sulla pista romagnola ha collezionato due vittorie, la pole position ed il giro veloce), Massimo Roccoli (leader della classifica italiana e vincitore della gara mondiale Supersport di Misano del 2006), il grintoso Kevin Manfredi e Luca Ottaviani.

A parte Rolfo, che ha comunque preso parte al primo round del CIV proprio a Misano, tutte le wild card provengono dal CIV, compreso Hobelsberger che corre da alcuni anni in pianta stabile nel nostro campionato nazionale.     

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Venerdì 21 giugno

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14:00 – Gara 1 Superbike

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