SBK 2021. GP di Catalunya a Barcellona: Michael Ruben Rinaldi conquista Gara2
MONTMELÒ - Di questi tempi è molto difficile stare davanti a Toprak Razgatlioglu, ma questo pomeriggio a Barcellona Michael Ruben Rinaldi c’è riuscito con una gara perfetta, dimostrando tanto coraggio e tanto talento.
Con Rea in evidente crisi, Razgatlioglu ha fatto di tutto per sfruttare al massimo l’occasione, ma oggi Rinaldi voleva vincere ed ha ribattuto colpo su colpo agli attacchi del turco, che ha comunque alzato bandiera bianca solo nel finale.
Per completare un weekend indimenticabile per la Ducati, Scott Redding ha conquistato il terzo gradino del podio. Proprio come ieri l’inglese è venuto fuori nelle fasi finali, prima portandosi in testa al gruppetto degli inseguitori composto anche da Bautista e Locatelli, e poi staccandoli per avvicinarsi ai primi due, ma questa volta Toprak, e soprattutto il suo compagno di squadra, erano troppo lontani per provare a vincere.
A Bautista non è riuscito di replicare il podio della Superpole Race, ma il suo è un quarto posto da non buttare via, soprattutto perché per tutta la gara il pilota della Honda è rimasto nelle posizioni di vertice, ed è riuscito ad avere la meglio su di un coriaceo Andrea Locatelli, deciso a raddrizzare un weekend alquanto complicato.
La sesta posizione di Rea è forse il risultato più inaspettato di questo nono round, perché su di una pista dove la Kawasaki ha provato tanto nessuno si aspettava che la Ninja andasse in crisi in questo modo. Il sei volte campione del mondo ha lamentato poco grip e soprattutto di non riuscire a fermare la moto in staccata. Un mistero che nel team KRT faranno bene a risolvere presto visto che Jerez è tra una sola settimana e che ora è Razgatlioglu a comandare la classifica, anche se con un solo punto di vantaggio.
Garrett Gerloff ha terminato al settimo posto, dando segnali positivi per quanto riguarda la sua crisi che è fatta di risultati oltre che di autostima. L’americano ha preceduto Axel Bassani che al di là della grande prestazione di ieri, accoglie sempre con piacere un piazzamento nella top ten.
Gara sottotono per Michael Van der Mark, solo nono davanti ad un buon Kotha Nozane e a Leon Haslam. Positivo anche il dodicesimo posto di Cavalieri che ha girato su tempi non lontani da quelli dei primi.
La gara era stata interrotta nel corso del secondo giro a causa della caduta di Tom Sykes, che era stato investito da un incolpevole Lucas Mahias, che se lo è ritrovato davanti. L’inglese è rimasto inanimato a bordo pista e per questo la gara è stata subito fermata.
In seguito Tom è stato trasferito all’ospedale di Barcellona (lo stesso dove è ricoverato Chaz Davies per accertamenti) ed è tuttora sottoposto ad esami più specifici di quelli fatti al Medical Center del circuito. Il pilota della BMW è cosciente, ha senza dubbio subito un trauma cranico, ma non sembra in condizioni preoccupanti.
Il giro prima erano caduti anche Alex Lowes, che era stato investito da Epis, fortunatamente senza riportare conseguenze.
Rea sta guidando al limite per compensare un gap tecnico e la coperta è corta. Nelle gare lunghe si nota maggiormente.
E' chiaro che in Kawasaki stanno raschiando il fondo della competitività della Ninja che ormai risulta plafonata. Il suo unico punto di forza resta la percorrenza ma non basta più.
Con la limitazione dei giri è ancora più evidente l'affanno. Perdita di accelerazione e necessità di forzare sempre le frenate al termine dei rettilinei per non pagare dazio in metri di pista con la conseguenza di stressare più velocemente la gomma e non averne fino alla fine.
Non si può non notare che Yamaha e Ducati hanno del margine di miglioramento ed adattamento alle diverse piste anche in virtù del fatto che hanno puntato (coraggiosamente, ne va dato atto) su più teams di alto livello e su più piloti competitivi.
Credo sia l'ennesimo errore di confusione tra show e disciplina sportiva.