GP DI INDONESIA

SBK 2022. GP di Indonesia. Un Bautista tutto d’oro! [VIDEO]

- Razgatlioglu vince tutto, ma non può fermare lo schiacciasassi Bautista. Rea continua nel suo digiuno, ma anche lui non molla niente e sale sempre sul podio. Dietro di loro tre giovani italiani

Dopo quello di Donington Park, a Mandalika Toprak Razgatlioglu conquista un altro triplete, ma non basta a fermare la marcia trionfale di Alvaro Bautista, che si porta a casa un meritatissimo titolo mondiale, dopo una stagione nella quale ha forse commesso un solo errore (proprio in UK) ed è stato un vero rullo compressore. Ha vinto perché è stato il più forte, ma soprattutto perché lo è stato sempre, senza alti e bassi. Il turco ha iniziato male per poi diventare il più acerrimo avversario del pilota della Ducati, mentre Jonathan Rea ha fatto il percorso inverso, spegnendosi lentamente, come una candela (non vince una gara dal 22 maggio). E’ stata la vittoria dell’esperienza ma anche della volontà e della costanza di rendimento.

Dietro ai magnifici tre ci sono tre giovani italiani, che però vanno a corrente alternata. In Indonesia sono andati forte Axel Bassani ed Andrea Locatelli, ma solo il primo sembra aver acquisito continuità. Delude invece Michael Ruben Rinaldi, che potrebbe però rifarsi già tra una settimana a Phillip Island. Si, perché il mondiale non è ancora finito ed i magnifici tre vorranno dare spettacolo anche in Australia.

  • Stiducatti
    Stiducatti, Corsico (MI)

    Buongiorno Baldi, un commento molto misurato e corretto il suo.
    Io però vorrei sottolineare la scarsa sportività soprattutto di Razgatlioglu, che dopo essersi aggiudicato tutte le gare del we, oltre che qualifiche e giri veloci ( e non è la prima volta), ancora va davanti ai microfoni a lamentare la presunta ingiustizia inflitta agli avversari dalla "eccessiva" velocità in rettilineo della Ducati.

    Ma come può essere accettabile questa narrazione? Come mai nessun giornalista sottolinea l'assurdità di questa teoria, primo di ogni cosa alla luce dei risultati della Yamaha, rispetto ai quali Ducati potrebbe lamentarsi dell'eccesiva velocità e stabilità della R1 in percorrenza, ma poi anche a fronte del fatto che l'unica Ducati a battagliare nelle prime posizioni, è stata la 19.

    Trovo davvero irritante e deturpante dell'ambiente SBK, questa vigliaccata comunicativa perpetrata a danno di Ducati, da parte dei suoi avversari.
  • Angelo142
    Angelo142, Verdello (BG)

    Un altro fenomeno che l ha buttato già tempo fa... Anche qui Ducati la comanda alla grande,da tempo. È dura per gli altri , tostissimi che siano, lottare con mezzi palesemente inferiori.
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