SBK 2022. Lecuona e Vierge: “In SBK ci sono molti giovani come noi”
Honda HRC ha organizzato una web conference, che si è tenuta venerdì nel primo pomeriggio ed alla quale erano presenti i due nuovi piloti dell’azienda giapponese in Superbike: Xavi Vierge e Iker Lecuona. Per quanto riguarda il mondiale delle derivate, a Tokyo hanno deciso di cambiare rotta completamente, passando da due veterani come Alvaro Bautista e Leon Haslam a due giovani debuttanti entrambi spagnoli. Iker Lecuona proviene dalla MotoGP mentre Xavi Vierge dalla Moto2. Una scelta importante e significativa, che manifesta la volontà di lavorare con piloti animati dall’entusiasmo e dalla voglia di emergere, e che, non avendo mai guidato una superbike non abbiano alcun preconcetto nei confronti della nuova Fireblade.
I due piloti si sono sottoposti con grande disponibilità al fuoco di fila delle domande dei giornalisti, e le loro risposte hanno evidenziato una grande maturità confermata dalla consapevolezza di essere di fronte ad un passo difficile ed importante delle rispettive carriere. I due sono già saliti sulla CBR 1000 RR-R in occasione di una seduta di test a dicembre, sulla pista di Jerez, nella quale Lecuona si è infortunato ad una mano. Nulla di grave per fortuna, tanto che i due ora sono pronti ad iniziare il programma di test che li preparerà al campionato che inizierà ai primi di aprile al Motorland Aragon.
Le risposte di Lecuona e Vierge sono state molto simili. Entrambi non si pongono obiettivi specifici, se non quello di imparare e sfruttare la loro moto e a prendere confidenza con la loro nuova squadra.
“La moto che ho provato a Jerez – ha affermato Lecuona – non ha niente a che vedere con la MotoGP che ho guidato negli ultimi anni, ad iniziare dalla parte elettronica. Rispetto alle GP la CBR è più grossa e pesante, e di conseguenza la guida richiede più forza. Ci sarà molto da lavorare per potermi adattare non solo alla moto, ma anche ai freni, alle sospensioni e soprattutto alle gomme, perché le Pirelli sono completamente diverse rispetto alle Michelin. Non ho mai corso contro di loro, ma conosco i piloti più forti della Superbike, da Toprak Razgatlioglu ad Alvaro Bautista, a Jonathan Rea. In questo campionato il livello è davvero molto alto con 10-12 piloti in grado di vincere in ogni gara. Non sarà per niente facile ottenere buoni risultati. Il podio? Inizierò a pensarci da metà campionato in poi. Ora mi devo concentrare su tutto il lavoro che devo svolgere per poter essere competitivo”. Per quanto riguarda la possibilità di essere richiamato in MotoGP a sostituire Marc Marquez,lo spagnolo è stato molto chiaro: “Non ne so niente e il mio manager non me ne ha mai parlato”.
Se il compito di Lecuona sarà difficile, potrebbe esserlo ancora di più quello di Vierge che non ha mai guidato una 1000cc. “Per me sarà tutto completamente nuovo – questo il suo commento – e ho anche dovuto modificare la mia preparazione per impostarla maggiormente sulla potenza fisica, visto che le superbike sono pesanti e si guidano in modo più muscolare rispetto ad una Moto2. Inoltre devo prepararmi a correre tre gare in un weekend ed anche per questo ho cambiato la mia moto da cross, passando da una 250 ad una 450cc. Il fatto di arrivare dalla Moto2 però non rappresenta di certo un problema, visto quello che ha fatto ad esempio Andrea Locatelli. Sia io che Iker siamo giovani- ha proseguito Xavi – ma ho visto che in Superbike ce ne sono molti, come appunto Locatelli, ma anche Rinaldi e Gerloff. Come ha detto Lecuona dovremo imparare tutto: moto, freni, gomme, ma anche nuovi circuiti. Ci sarà molto da lavorare e per noi saranno molti importanti i test invernali che inizieremo il 26 e 27 gennaio a Jerez de la Frontera”.