SBK 2022. Luca Bernardi con Barni e Loris Baz in BMW
Quando mancano ancora (probabilmente) due round al termine del Campionato Mondiale Superbike 2021 le caselle della griglia 2022 si vanno completando, ed alcuni rumors si tramutano in certezze.
Come quello di Luca Bernardi che come da tempo avevamo scritto ha trovato un accordo con il team Barni Racing Ducati, firmando un contratto di due anni.
Marco Barnabò investe sul giovane di San Marino e fa bene, visto che Bernardi ha dimostrato prima in 300 e poi in 600 di essere uno dei talenti più cristallini nel panorama internazionale. Luca impara in fretta e punta sempre in alto. Dopo essersi laureato campione italiano della SS300 nel 2017 e della SS600 nel 2020, quest’anno ha debuttato nel mondiale Supersport.
Qualche round di assestamento e poi ecco i primi podi all’Estoril, a Misano e poi a Navarra, prima dell’incidente di Magny Cours che ha posto fine alla sua stagione 2021. Bernardi si è ormai ripreso completamente e tra poco potrà quindi salire sulla sua Panigale V4.
Siamo certi che il prossimo anno stupirà molti, compreso forse lo stesso Barnabò che è dai tempi di Xavi Fores che non raccoglie soddisfazioni nel mondiale SBK.
Il passaggio di Bernardi ad un team Ducati rappresenta un passo falso per la Yamaha e per la sua politica dei giovani. Dopo aver sacrificato nel 2021 Federico Caricasulo sull’altare di Kohta Nozane, confermando il giapponese anche per il 2022 la casa dei tre diapason ha di fatto chiuso la porta in faccia al talento di San Marino, al quale ha proposto un’altra stagione nella nuova e misteriosa Supersport.
Una possibilità che ovviamente non è stata colta dal (giustamente) ambizioso Bernardi.
La scelta del Barni Racing conferma la tendenza dei team WorldSBK a puntare sui giovani. Una strada aperta dal Motocorsa Racing con Axel Bassani e dalla Yamaha con Andrea Locatelli e Garrett Gerloff.
Sembra quindi terminata l’epoca dell’usato sicuro, quando in Superbike si puntava sempre sugli stessi piloti. Gente che aveva da tempo passato la trentina e dall’indubbia esperienza, dai quali però si sapeva cosa ci si poteva aspettare, nel bene e nel male. Ora in molti preferiscono puntare sui giovani di talento che hanno un ampio margine di miglioramento.
Discorso a parte per il veterano Tom Sykes che dopo aver creduto per primo nel nuovo corso della BMW ed aver sviluppato la moto bavarese, si è sentito messo alla porta dall’arrivo prima di Michael Van der Mark e ultimamente da quello di Scott Redding che avverrà nel 2022.
La casa tedesca gli ha proposto il team satellite Bonovo, ma l’inglese sdegnato non ha accettato. A quel punto in BMW, che molto probabilmente lascerà a casa anche il pilota/collaudatore Eugene Laverty, hanno deciso di non lasciarsi scappare Loris Baz che tanto bene ha fatto con la Ducati del Team GoEleven.
La squadra di Gianni Ramello lo avrebbe riconfermato, ma da squadra privata (e seria) dove i conti devono sempre tornare, non gli poteva certamente presentare un’offerta che potesse competere con quella presentata a Loris prima dalla squadra Ducati in USA e successivamente a Portimao dalla BMW, che sarà quindi il pilota di punta della seconda squadra tedesca, che dovrebbe confermare (nonostante i pessimi risultati di questa stagione) Jonas Folger.
Almeno un tedesco sulla BMW ci vuole...
Gran mondiale Sbk 2022!!