SBK. Sui social, Scott Redding si scatena sui limiti di peso
“Nel 2023 verrà introdotto un limite di peso per i piloti?” Con questa frase Scott Redding ha iniziato un post pubblicato sul suo profilo Instragram, con il quale ha riaperto la polemica sulla necessità di imporre anche in Superike dei limiti di peso pilota/moto, come d’altronde già succede in altri campionati.
“Il WorldSBK - continua il pilota della BMW - ha svolto un ottimo lavoro, creando una delle migliori competizioni motociclistiche al mondo, ma perché non ha introdotto limiti di peso per i piloti? Posso parlarne in quanto quest’anno non sono in lotta per il titolo e quelli che lo sono non ne parlano per evitare di essere criticati dai tifosi e dagli 'esperti' dei social media.
Dai (spezzoni di gare ndr) video è facile capire il chiaro vantaggio che un pilota estremamente più piccolo può avere in rettilineo, quantificabile in genere su 2-4 decimi di secondo. A molti di voi questo potrebbe non sembrare molto, ma quando 10 piloti sono divisi da 1 secondo, questo "0,2" su un rettilineo è una bella rete di sicurezza. Oltre ad una maggiore velocità, un pilota più leggero non consumerà tanta gomma come uno più pesante. Quindi nel finale, che è il momento più critico, i piloti più leggeri avranno probabilmente più grip rispetto ai loro concorrenti e quindi più possibilità di vittoria. Ho delle informazioni sui dati di usura degli pneumatici, ma si tratta di informazioni riservate. Ritengo quindi che dovrebbe esserci più equo possibile tra tutti i piloti. Probabilmente riceverò molti commenti negativi, ma va bene così, perché qualcuno lo deve pur dire”.
Questo il lungo sfogo di Redding al quale ha risposto Alvaro Bautista:
“Allora limitiamo anche la forza... i piloti più piccoli hanno meno forza per muovere la moto, per entrare in curva rispetto ai piloti grandi e quasi culturisti. Quindi se metti un limite a una cosa la devi equilibrare limitandone anche un'altra. Penso sia più importante concentrarsi per trarre vantaggio dai propri punti di forza e cercare di limitare i punti di debolezza. Però è ovviamente più facile trovare scuse esterne invece di lavorare sodo ed accettare la realtà. E’ la prima volta nella mia carriera che qualche pilota si lamenta del peso di altri piloti".
Non ha tardato ad arrivare il commento del pilota più alto della Superbike, Loris Baz:
“Sono d’accordo al 200%! Io peso 95 chili, ed è così da quando corro. Il problema è che le moto migliorano sempre di più con l'elettronica e l'aerodinamica, e questo significa che il piccolo vantaggio che possiamo avere dal nostro peso e dalla nostra forza viene ridotto. Ricordo che quando gareggiavo in Stock 1000 e nei miei primi anni nel WSBK e potevo aiutare la moto ad impennare e mi adattavo alla mia taglia e al mio peso. Ma l'elettronica e l'aerodinamica stanno diventando sempre più invasive e quindi essere pesanti è solo un grande svantaggio!”
Al di la dei due diversi punti di vista, è singolare come l’interesse di Redding per l’introduzione di un limite di peso sia inversamente proporzionale ai suoi risultati. Ma al di la delle polemiche l’argomento è molto controverso. E’ chiaro che un pilota più leggero abbia dei vantaggi in termini di prestazioni della propria moto, ma è altrettanto vero che un pilota più minuto abbia maggiori difficoltà a maneggiarla rispetto a quelli che Bautista definisce “quasi culturisti”.
Siamo poi così sicuri che un limite di peso livellerebbe i valori in campo? Detto in altri termini, per assurdo, se Redding pesasse come lo spagnolo della Ducati la BMW vincerebbe qualche gara in più? Non va infine dimenticato di come aggiungere peso ad una moto sia estremamente difficile soprattutto per quanto riguarda la collocazione delle masse che la appesantiscono e che potrebbero modificare l’equilibrio della moto stessa.
Dorna e FIM hanno comunque già annunciato che è attualmente allo studio l’introduzione di un limite di peso moto/pilota, come d’altronde già avviene in Supersport e quindi Redding può stare sereno e focalizzarsi magari maggiormente sullo sviluppo della sua M1000RR.
Valentino Masini
Mettere dei pesi alle Moto non è una soluzione, anche perché renderebbe molto più lenta l'operazione di cambio direzione fra una curva e l'altra, con il rischio anche di andare a creare problemi di sicurezza per i piloti, che tralaltro, arriverebbero più stremati alla fine, in quanto la forza è rapportata al peso, quindi avrebbero un dispendio maggiore.