IL COMMENTO

SBK 2023. Alvaro Bautista è il più veloce nei test di Phillip Island [GALLERY e TEMPI]

- Miglior tempo per Bautista, che precede di soli 72 millesimi un velocissimo Locatelli. Rinaldi è terzo davanti a Razgatlioglu e Rea. Bassani e Petrucci in recupero. Molte le cadute

Alvaro Bautista spaventa i suoi avversari non solo con il best lap dei test ufficiali di Phillip Island, ma con una serie di giri veloci che confermano come su questa pista lo spagnolo abbia decisamente una marcia in più

Se a questo aggiungiamo la grande capacità di Alvaro nella gestione delle gomme, fattore determinante in gara qui a Phillip Island, il quadro complessivo che ne deriva è quasi disarmante anche per gli storici avversari del campione del mondo, vale a dire Jonathan Rea e Toprak Razgatlioglu, che in questi test sono stati preceduti anche dai due outsider Andrea Locatelli e Michael Ruben Rinaldi, rispettivamente secondo e terzo.

Il bergamasco è arrivato a 72 millesimi da Bautista mentre il distacco del pilota Ducati dal suo compagno di squadra supera i due decimi. Per quanto riguarda la parte alta della classifica questi test ufficiali hanno confermato quanto avevamo visto a Jerez e a Portimao, con Rinaldi e Locatelli più vicini o addirittura più veloci di alcuni dei fantastici tre. Sorprendono ma solo in parte il sesto posto di Dominique Aegerter ed il settimo di Phillip Oettl. Lo svizzero si con ferma un gran pilota e sembra essersi adattato in fretta alla Superbike. Il tedesco del team GoEleven sembra poter sfruttare l’esperienza maturata nel suo primo anno di Superbike ed ha trovato subito un ottimo feeling con la V4 in versione 2023, cosa che invece non è riuscita subito ad Axel Bassani e a Danilo Petrucci, oggi decimo ed undicesimo, che hanno mostrato chiari segnali di miglioramento, nonostante un contatto abbia fatto cadere entrambi. Tra Oettl e Bassani si sono inseriti Iker Lecuona e Remy Gardner.

L’ottava posizione dello spagnolo della Honda è dovuta a un giro veloce, come ha ammesso lo stesso Iker in conferenza stampa, mentre l’australiano ha mostrato netti ma costanti miglioramenti in tutti e quatto i turni di prove. Michael Van der Mark porta la BMW al dodicesimo posto, seguito dai compagni di marca Scott Redding e Garrett Gerloff, mentre l’altra M 1000 RR di Loris Baz è sedicesima preceduta da Alex Lowes. Il compagno di squadra di Rea non ha certamente brillato in questi test e fa fatica ad adattarsi alle (poche) novità e modifiche apportate alla sua Ninja.

Diciassettesimo posto per Xavi Vierge, davanti a Lorenzo Baldassarri e a Tom Sykes. Work in progress per l’italiano al debutto quest’anno nella classe maggiore, mentre l’inglese del Kawasaki Puccetti Racing ha sfruttato questi test solo per lavorare sulla sua ZX-10RR privata, senza badare al cronometro. Chiudono la classifica il giovane Oliver Konig ed i due piloti del Team MIE Honda, Hafizh Syahrin ed Eric Granado. Molte le cadute che hanno visto coinvolti, oltre ai già citati Petrucci e Bassani, anche Sykes, che ha distrutto la sua moto, Rinaldi, Rea e Baldassarri, mentre nelle FP3 di questa mattina erano scivolati Konig e Vierge.

In Supersport il più veloce è stato Nicolò Bulega con la Ducati V2. L’ex pilota Moto2 ha preceduto di oltre quattro decimi Stefano Manzi con la Honda e di sei decimi Can OIncu con la Kawasaki Puccetti. Solo italiani dal quarto al sesto posto e sono Federico Caricasulo, Yari Montella e Raffaele De Rosa, tutti su Ducati. Gli altri italiani sono Spinelli nono e Mantovani tredicesimo.

  • ghost7853
    ghost7853, Ameglia (SP)

    È interessante notare come le motivazioni relative ai 500 giri del motore kawa sono totalmente astruse dalle menti di un numero incredibile di lettori. O vengono dal ciclismo o hanno difficoltà di apprendimento.
  • Settemirko
    Settemirko

    Ducati stratosferica.
    I piloti del marchio girano tutti forte.
    L'unica cosa che non capisco perché non vogliono dare quei pochi giri motore a Kawasaki.
    Secondo me se non si dà la possibilità alle case che partono da una moto di serie che è più ridimensionata, rispetto a Ducati, che rimane quella più vicina ad una moto da corsa e che costa di più della concorrenza, di potersi avvicinare e quindi giocarsi la vittoria, c'è un forte rischio che le case motociclistiche abbandonino il campionato Super-Bike per mancanza di competitività.
    Senza poi parlare dello spettacolo, perché è molto più bello vedere un campionato combattuto magari da più Marchi e più Piloti.
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