SBK 2023. GP d'Italia. Motocorsa con due moto nel 2024?
Il vulcanico Lorenzo Mauri una ne pensa e cento ne fa. Sappiamo da tempo del suo progetto di schierare due moto nel mondiale Superbike, e quello che inizialmente poteva sembrare solo un sogno sta invece diventando una bellissima realtà.
Il manager del Motocorsa Racing Team è un personaggio “all’antica”, che non prende un impegno se non ha la sicurezza di poterlo rispettare, e quando ci ha detto di essere molto vicino a realizzare il suo ambizioso progetto siamo andati subito a trovarlo nel suo box, facendoci largo tra i tifosi che erano in attesa dell’arrivo di Axel Bassani.
A che punto siamo Lorenzo?
“Non posso ancora confermarlo al 100% ma siamo davvero molto vicini a poter schierare due moto nel 2024. È un impegno notevole sotto tutti i punti di vista, ma grazie ai nostri sponsor penso di poterlo realizzare”
Una bella soddisfazione per una squadra che solo cinque anni fa correva nel CIV...
“Abbiamo lavorato tanto ed abbiamo fatto tanti sacrifici per arrivare dove siamo, ma penso che sia venuto il momento di fare il passo che ci possa equiparare ai migliori team del mondiale Superbike”
Due moto per quali piloti?
“È presto per dirlo. Per prima cosa dovremo capire cosa intende fare Axel. Una delle due moto è “riservata” a lui. Ovviamente ci stiamo organizzando anche per la possibilità che passi ad un’altra squadra, e per questo nella pausa tra la gara di Donington e quella di Most organizzeremo dei turni di prove qui a Misano per far provare la nostra moto ad alcuni piloti"
I nomi?
“Troppo presto per poterli annunciare. Ti posso dire che saranno 2 o al massimo 3 e che ad ognuno verrà riservata un’intera giornata di test”
Che per te sarà più che sufficiente, visto che hai dimostrato con Bassani di saper scoprire nuovi talenti.
“Non è così facile (sorride) ma di certo non guarderò il cronometro. Non è il tempo sul giro che mi interessa. Voglio capire come lavorano con la squadra, la loro capacità di adattarsi alla nostra moto e di intervenire assieme ai nostri tecnici sull’assetto. La persona prima del pilota”