SBK 2023. GP di Indonesia. Loris Baz: “Non ho niente contro Lowes. Sono le corse, è solo sfiga”
Domenica sul circuito di Mandalika è successo veramente di tutto e chi ne ha fatto le spese è stato Loris Baz del Team Bonovo Action BMW. Il suo sesto posto in Superpole, a soli sei decimi dalla pole position, faceva presagire delle buone gare, ma purtroppo dopo un’undicesima posizione in gara2, in Superpole Race il francese è stato travolto da Lowes e coinvolto incolpevolmente nell’incidente che di fatto ha poi causato la caduta di Jonathan Rea, e la conseguente esposizione della bandiera rossa.
Nella seconda parte della gara dopo la ripartenza, Baz è stato colpito al piede destro da Alex Lowes. Nell’impatto si è fratturato il perone e la caviglia e a tutt’oggi non si conoscono ancora i tempi necessari per il suo recupero. Mentre Petrucci si è scagliato contro l’inglese, accusando la FIM Stewart Panel di non averlo penalizzato, Baz ha invece postato su Instagram una foto che lo riprende assieme al pilota della Kawasaki: “È stata una giornata di merda! Prima mi hanno fatto cadere e poi dopo la bandiera rossa Alex mi è passato sopra la gamba, e mi sono ritrovato con alcune fratture e danni ai legamenti! Sono le corse e sono cose che succedono, è la sfiga!! Niente contro Alex!
La risposta di Lowes non si è fatta attendere: “Guarisci presto. In questo fine settimana stavi guidando forte”.
Quindi sembra che alla fine l’unico che se l’è presa con il pilota della Kawasaki sia stato Petrucci. Non sappiamo come funzioni in MotoGP, ma in Superbike quello che succede in pista resta in pista.
Ho visto decine di volte piloti coinvolti in incidenti mangiare poche ore dopo allo stesso tavolo. Quando Rea a Magny Cours ha fatto penalizzare Toprak, perché il turco nel corso dell’ultimo giro aveva superato la linea verde che delimita la pista, nel successivo appuntamento di Portimao Razgatlioglu ha ironizzato sull’accaduto, fermandosi nel giro d’onore dopo aver vinto la gara, per spazzare la linea verde.
Uno sfottò che non ha intaccato la stima reciproca tra i due campioni, che hanno continuato a parlarsi e a scambiarsi opinioni sia in sala stampa che nel paddock.
Nemmeno l’incidente tra Rea e Bautista dello scorso anno a Magny Cours è servito a interrompere il rapporto esistente tra i due campioni del mondo. Quando il pilota della Kawasaki urtò lo spagnolo facendolo cadere, inizialmente sia il Team Aruba.it che il suo pilota accusarono Jonny di averlo fatto apposta, ma i malumori sparirono già nel round successivo, quando Rea andò a stringere la mano ad Alvaro dopo una vittoria, e questi gli presentò sua madre, che era venuta a sostenerlo.
In Superbike funziona così. In pista ci si trappano le alette e si fa a carenate (come ha lamentato Petrucci) ma una volta scesi dalla moto ci si chiarisce e ci si scherza sopra.
Spesso i piloti entrano nei box delle altre squadre o si fermano a chiacchierare con i propri avversari. Questo desta lo stupore di ex piloti GP come Iker Lecuona o Remy Gardner: “Qui possiamo parlare tra noi e possiamo addirittura entrare negli altri box. Per non parlare poi del paddock show, dopo il quale siamo circondati dai tifosi. E’ tutto molto bello”. Superbike style.
Normale invidente di gara.
Psssiamo avanti.