Nelle FP1 che si sono appena concluse a Donington Park in UK la novità non è certo stata che Toprak Razgatlioglu sia davanti a tutti e che abbia già inflitto ai propri avversari distacchi significativi, ma che il turno si dia disputato su pista asciutta.

Dopo la pioggia caduta ieri oggi il cielo è rimasto nuvoloso, ma non è piovuto. Dopo la prima sessione di prove libere il talento turco comanda con il crono di 1’26”419. Toprak si è dimostrato subito a proprio agio su uno dei suoi tracciati preferiti e anche la sua BMW sembra già a buon punto.

In seconda posizione, staccato di oltre quattro decimi troviamo il nostro Danilo Petrucci, al quale questa pista piace molto come testimonia il suo terzo posto in Gara2 della passata stagione. Il terzo posto di Garrett Gerloff è una mezza sorpresa, in quanto anche lui è salito sul podio di Donington Park (secondo nel 2021) ma oggi l’americano guida una BMW privata con la quale sino ad ora non aveva dimostrato un grande feeling.

Il primo inglese in classifica è Alex Lowes che con la quarta posizione conferma il suo brillante inizio di stagione e la ritrovata competitività della Kawasaki. Alvaro Bautista è quinto a soli 32 millesimi da Lowes. Come sempre l’inizio del pilota spagnolo è stato abbastanza cauto, incentrato più sulla messa a punto della sua Panigale V4 che non sulla ricerca del tempo.

Reduce dalle gare della MotoGP, Remy Gardner chiude questa prima sessione con un onorevole sesto posto, proprio davanti all’altra Yamaha di Andrea Locatelli. L’italiano è l’ultimo ad aver mantenuto il suo distacco sotto il secondo, perché Nicolò Bulega che lo segue in ottava posizione, cede 1,092 a Toprak. Distacco ancora superiore quello di Andrea Iannone, nono a 1,2 dalla vetta.

Concentrandosi più sulle prove che sulle sue diatribe personali con Bautista, Scott Redding chiude decimo e precede la M1000RR ufficiale di un Michael Van der Mark dal quale ci si aspettava certamente di più, ma che h avrà il tempo per migliorarsi.

Dietro all’olandese due piloti in crisi di risultati come Michael Ruben Rinaldi e Jonathan Rea. L’italiano del Team Motocorsa sta cercando il miglior setup per la sua Panigale V4 privata, mentre il sei volte campione del mondo è sempre alle prese con un feeling con la R1 che non vuole arrivare, nemmeno su una pista che il nordirlandese conosce come le proprie tasche.

Delude anche Sam Lowes solo quattordicesimo davanti aa Dominique Aegerter e ad un altro inglese: Bradley Ray.

Axel Bassani è molto indietro, a 1,78 da Razgatlioglu, e precede le due Honda ufficiali di Iker Lecuona e Xavi Vierge, che vanno bene solo nei test privati.