Un’altra gara senza storia, dominata dal primo all’ultimo giro da Toprak Razgatlioglu che dice di non divertirsi a vincere con largo margine, ma che fa sicuramente divertire i suoi tifosi e soprattutto la BMW, che vede finalmente fruttare i suoi milionari investimenti.

Il ritmo del turco, sul passo del 1’26, è stato ancora una volta insostenibile per tutti i suoi avversari e gli ha permesso di accumulare in pochi giri un vantaggio che ha poi potuto gestire.

Così come nella sprint race, anche in questa Gara2 solo Bulega ha cercato di tenere il ritmo dell’indemoniato turco, ha conquistato un meritato secondo posto ed ha mantenuto la seconda posizione anche in campionato dove è staccato di 41 punti da Toprak e precede di 14 il suo titolato compagno di squadra Alvaro Bautista.

Terzo gradino del podio per un bravissimo Alex Lowes, che va ormai considerato tra i protagonisti di questo campionato 2024 e che occupa la quarta posizione in campionato.

Scott Redding fa festa e replica il quarto posto di questa mattina. L’inglese della BMW ha dovuto cedere la terza piazza a Lowes, ma si è tenuto dietro il rimontante Bautista. Caduto incredibilmente nel giro di ricognizione, lo spagnolo della Ducati ha mantenuto la calma ed ha condotto una gara determinata, che lo ha portato al quinto posto finale. Non è il Bautista degli anni passati, ma la grinta è sempre la stessa. E, a proposito di grinta, che dire di Danilo Petrucci che spalla o non spalla chiude sesto, e precede la coppia Yamaha formata da Andrea Locatelli e Jonathan Rea, che non ripete il podio della gara corta, ma dimostra se non altro di poter stare con il suo compagno di squadra. Dietro al sei volte campione de mondo troviamo un’altra Yamaha, quella di Dominique Aegerter mentre in decima posizione sorride Axel Bassani che procede il lavoro di adattamento alla sua Ninja.

Deludono Remy Gardner e soprattutto Michael Van der Mark con la seconda BMW ufficiale che terminano rispettivamente undicesimo e dodicesimo. Irriconoscibile Michael Ruben Rinaldi solo diciassettesimo con la Panigale V4 del Team Motocorsa.

Da rilevare il ritiro di Andrea Iannone a sette giri dal termine, per un dolore al braccio destro dovuto probabilmente alla sindrome compartimentale