SBK, GP di Argentina: Scott Redding si impone in Gara2
Quest’anno la Superbike ci ha regalato molto belle gare, ma questa seconda ed ultima di San Juan è stata certamente una delle più belle, vissuta sulla lotta tra i primi tre piloti della classifica generale, tra i quali si è inserito un incredibile Axel Bassani.
Nei primi giri sono stati Jonathan Rea e Toprak Razgatlioglu a superarsi di continuo in testa alla gara, con Bassani e Scott Redding ad inserirsi nella lotta tra i due.
Pur perdendo tempo in continui sorpassi, i quattro hanno preso un leggero vantaggio, ma a sedici giri dal termine venivano raggiunti da Michael van der Mark, Michael Ruben Rinaldi e Andrea Locatelli.
Pochi giri dopo però, dal gruppone composto da sette piloti si staccavano Rea, Razgatlioglu e Redding, con Bassani a fare da cuscinetto tra i primi tre e gli inseguitori. Lo spettacolo proseguiva con sorpassi millimetrici e staccate violente sino a quando Redding iniziava a martellare su tempi che nessuno riusciva a replicare.
L’inglese della Ducati se ne andava lasciando Rea e Toprak a contendersi la seconda posizione e i relativi punti classifica. Jonny dava il 110% e senza sbagliare niente riusciva ad avere la meglio sul turco della Yamaha che chiudeva in terza posizione.
Nella classifica del campionato Razgatlioglu conduce con 30 punti di vantaggio su Rea, mentre Redding proprio nel giorno della sua forse più bella vittoria in Superbike deve dire matematicamente addio al titolo, essendo staccato di 66 punti quando ne restano in palio solo 62.
Meritatissimo il quarto posto di Bassani, che ha perso contatto con i primi tre solo negli ultimi giri, per poi doversi guardare dal ritorno di Rinaldi che ha chiuso quinto. Van der Mark porta al sesto posto la BMW e precede Locatelli. Garrett Gerloff ha fatto segnare tempi velocissimi solo nel finale, troppo tardi per fare meglio dell’ottavo posto.
Chaz Davies migliora le sue prestazioni delle due precedenti gare argentine e chiude nono, davanti alla coppia Honda formata da Alvaro Bautista e Leon Haslam che hanno chiuso nell’ordine.
Rabat, Vinales, Nozane e il padrone di casa Mercado chiudono la zona punti. Diciottesima posizione finale per Samuele Cavalieri.
Non voglio dire che il Mondiale se lo sia perso lui, però non può nemmeno dare tutta la colpa alla moto.
Diciamo che, al netto di qualche lacuna reale della Panigale V4 che Scott ha reiteratamente denunciato, senza gli errori marchiani che ci ha infilato lui - tutti di matrice prettamente umana - poteva essere ancora credibilmente in lizza per vincere il titolo.
Comunque penso che Redding sia un pilota eccezionale, ma troppo scostante per reggere un confronto prolungato con due mastini come Rea e Razgatlioglu.
Vedremo se l'anno prossimo BMW saprà compensare i suoi 'bassi' con qualche 'alto' in più e dargli la possibilità di stare lì in alto fino alla fine.
Comunque sia, a mio parere lascerà un bellissimo ricordo di sé in Ducati.