SBK. Rea vince anche Gara 2 a Phillip Island
E’ finita come ieri, con Rea che si ferma a festeggiare la sua quarantesima vittoria in Superbike a bordo pista, facendosi fotografare assieme ai suoi tifosi, sotto la bandiera dell’Irlanda del Nord. Per la seconda volta Davies si deve accontentare della seconda posizione, ma anche oggi lui e la Ducati hanno dimostrato di poter competere con il campione del mondo e la sua Kawasaki.
E oggi lo ha dimostrato anche Marco Melandri, salito sul terzo gradino del podio dopo una grande gara, nella quale ha dimostrato talento e determinazione. Un risultato che lo ripaga in parte della delusione di ieri. La nuova griglia di partenza che capovolge l’arrivo di gara 1 per quanto riguarda le prime tre file, ha mischiato un poco le carte ed ha costretto i primi della classe a tirare fori gli artigli già nei primi giri, per non consentire a Lowes e a Fores, velocissimi al via, di prendere il largo. Mentre Rea e Davies tallonavano da vicino i fuggiaschi, Melandri iniziava la sua rimonta e al nono giro si metteva in coda al gruppo di testa, che in quel momento era capeggiato da Davies e Rea, che precedevano le lepri Lowes e Fores. Ma nella sua perfetta rincorsa alle prime posizioni Marco aveva messo alla frusta le gomme, che gli hanno presentato il conto negli ultimi due giri. Rea e Davies invece si sono affrontati in un testa a testa negli ultimi due giri e proprio come ieri e a prevalere è stato ancora il nordirlandese, che ha preceduto il rivale in volata, questa volta per soli 25 millesimi.
Lowes porta a casa un altro quarto posto e se quello che abbiamo visto qui in Australia è il vero Lowes e le sue gare non sono dovute solo alla particolare conformazione del tracciato di Phillip Island, allora la Yamaha ha trovato la sua punta di diamante, che potrà dare molto fastidio alle Ducati ed alle Kawasaki. Ottima anche la gara di Fores che ha saputo approfittare della partenza dalla prima fila ed ha fatto tutta la gara nel gruppo di testa. Non si è invece ripetuto Camier, quinto ieri ma oggi solo ottavo, preceduto anche da Sykes e VdMark. Per l’olandese della Yamaha il risultato è da considerarsi positivo visto che ha fatto meglio di gara1, mentre Sykes è stato certamente la grande delusione di questa seconda gara conclusa al sesto posto. Tom era arrivato sesto anche lo scorso anno, segno che questa non è certo una delle sue piste preferite.
Savadori è nono e porta a termine una gara giudiziosa e senza errori, condizionata forse dalla caduta di ieri che hanno portato a Lorenzo uno zero nella classifica dei punti. Alla fine il giovane italiano fa meglio di Laverty, che chiude proprio alle sue spalle, dopo un buon inizio che lo avevano visto anche in quinta posizione. In seguito però quello del nordirlandese dell’Aprilia è stato un lento declino sino al decimo posto finale. De Angelis festeggia il suo compleanno con i cinque punti dell’undicesimo posto.
Male le Honda. Hayden è caduto e si è successivamente ritirato nel corso del nono giro, mentre Bradl ha ripetuto il quindicesimo posto di ieri.
Oltre a Hayden sono caduti anche i due italiani Badovini e Russo, mentre uno sfortunatissimo Torres non ha potuto nemmeno completare il giro di allineamento a causa di un problema sulla sua BMW.
Grazie.
Già in gara 1 con le dichiarazioni postgara, ha dato prova di come mal gestisce le sue frustrazioni.
E poi non scorderò mai come nel 2009 fu complice insieme a Pasini, del vergognoso teatrino che andò in onda a Fuorigiri, quando insieme derisero Stoner, assente dalle gare per indisposizione, lasciando intendere tra sorrisini, battute e commenti sarcastici, che in realtà avessero ragione i tifornalisti quando millantavano che l'australiano avesse ceduto psicologicamente, a causa della pressione che gli aveva messo Rossi.
E Melandri era pure il suo compagno di team.
Vergognoso.