I team della Superbike sono in pista per preparare una stagione 2016 che si preannuncia combattuta e probabilmente molto più incerta rispetto a quella appena conclusa, che ha visto un dominio quasi incontrastato di Jonathan Rea e della sua Kawasaki.

Dopo aver confermato entrambi i suoi piloti, la casa di Akashi non si è adagiata sugli allori e sia Rea che Sykes stanno già testando la nuova arma letale, la Ninja con la quale i due cercheranno di difendere i titoli (piloti e costruttori) conquistati quest’anno. In una squadra collaudata dal punto di vista tecnico, l’unico problema potrebbe derivare dal rapporto tra i piloti che, come abbiamo avuto modo di vedere anche nelle ultime gare del 2015, non si può certo definire idilliaco.

Nella stagione appena conclusa l’unico pilota in grado di inserirsi stabilmente tra le verdone è stato Chaz Davies. Il gallese sta lavorando per rendere ancora più competitiva la sua Panigale, in attesa che a dargli una mano arrivi Davide Giugliano. Il pilota italiano scalpita nell’attesa di ritornare in pista ed aiutare il suo compagno di squadra nello sviluppo della 1199, in una stagione che potrebbe essere determinante per il suo futuro.
 

Restiamo in ambito Ducati e passiamo a quello che sarà l’unico team privato della casa italiana, vale a dire il Barni Racing Team. La squadra di Marco Barnabò ha deciso di cambiare il proprio pilota e di sostituire Leandro Mercado con Xavi Fores. Finalmente lo spagnolo avrà a disposizione un'intera stagione e un’ottima squadra per dimostrare di poter essere uno dei top rider della Superbike. Mercado invece verrà dirottato in Stock 1000, restando quindi in orbita Ducati, nel nuovo Aruba Junior Team, assieme alla giovane promessa del motociclismo italiano Michael Ruben Rinaldi.

La Honda non ha cambiato di molto la sua CBR, in attesa della versione rivista (ma non sarà nulla di trascendentale) che vedrà la luce nel 2017. L’arrivo di Nicky Hayden ha acceso tutti i riflettori sul team Ten Kate. Perso lo sponsor Pata, Honda Europe ha praticamente abbandonato la Supersport per concentrare tutti i propri sforzi tecnici ed economici sulla classe regina e per mettere in condizione l’ex campione del mondo GP di lottare per il titolo ed il rampante Michael VdMark di completare la sua maturazione.
 

La novità assoluta è rappresentata dalla Yamaha, che torna in grande stile nelle derivate dalla serie grazie all’accordo con il team Crescent e dopo aver “scippato” alla Honda il main sponsor Pata. La prima presa di contatto dei due piloti Alex Lowes e Sylvain Guintoli è avvenuta qualche settimana fa a Jerez. Entrambi si sono detti molto contenti della base di partenza sulla quale dovranno però lavorare molto nel corso dei prossimi test.

Per una Yamaha che arriva c’è una Suzuki che se ne va. Sembrava in un primo momento che le due GSX-R1000 utilizzate quest’anno dal team Crescent fossero state acquistate dal team Grillini, ma ora pare l’accordo sia saltato e quindi al momento non ci sono Suzuki sulla griglia di partenza della Superbike 2016, ma ci sono molte possibilità che la casa di Hamamatsu rientri in Superbike nel 2017 con una nuova iper sportiva. Staremo a vedere.

BMW raddoppia. L’accordo tra la casa bavarese ed il team Althea è stato ufficializzato pochi giorni fa e nei test in corso a Jerez sono stati lo spagnolo Jordi Torres ed il pupillo della casa bavarese Markus Reiterberger a salire sulle S 1000 RR. Bevilacqua spera che a Monaco decidano di tornare ad investire sulla Superbike ed a sfruttare il grande potenziale del suo team.

Sta svanendo come neve al sole la possibilità di vedere le RSV4 competere ancora nel mondiale delle derivate. L’unica tenue speranza era legata al team Milwaukee, ma alla fine la squadra inglese, delusa dalla Yamaha (sperava di poter essere il team ufficiale della casa dei tre diapason visto che quest’anno ha utilizzato le nuove R1 nel British SBK) e “spaventata” dalle richieste economiche dell’Aprilia, ha optato per la BMW e le due moto verranno affidate a Josh Brookes e a Karel Abraham.

Svanisce così il sogno Superbike di Lorenzo Savadori, che sperava in un impegno della casa di Noale nella massima categoria, ma che dovrà invece molto probabilmente correre ancora in Stock 1000 e difendere il titolo conquistato quest’anno.

Andrea Petricca è sempre al lavoro per completare il budget necessario al team Red Devils per poter utilizzare le RSV4 anche nel 2016, ma al momento non ci sono novità positive.
 

Confermato Leon Camier, la MV presenta non solo la novità Forward (che gestirà le squadre Supersport e Superbike della casa di Schiranna) ma anche la collaborazione con Marco Melandri. Il ravennate per ora si impegnerà come collaudatore, ma non è escluso possa fare qualche wild card se la F4 si rivelasse più competitiva.

Uno sguardo ai team privati Kawasaki di Grillini e Pedercini. Il primo dovrebbe confermare Gianluca Vizziello e sta valutando le proposte ricevute per quanto riguarda la seconda guida. La squadra della famiglia Pedercini invece è in trattativa con Sylvain Barrier, che potrebbe così tornare in Superbike dopo un stagione davvero travagliata. Lucio Pedercini sta lavorando anche per completare il suo team con un secondo pilota.

Il team GoEleven proseguirà con Roman Ramos, mentre dopo alcuni anni trascorsi nel mondiale Supersport Fabio Menghi debutterà in Superbike con una Ducati, mentre il team Toth lascerà la BMW per passare alla Yamaha e non si conosce ancora il nome del compagno di squadra di Imre Toth.

Ecco quindi una provvisoria entry list del mondiale SBK 2016