Superbike: i test di Aragón
I due giorni di test svolti dai piloti del mondiale Superbike sui 5.077 km del circuito spagnolo del Motorland Aragón, sono stati caratterizzati dal sole e dalle temperature fredde. Quattro i team ufficiali presenti sulla pista spagnola: Aruba.it Ducati con Melandri e Davies, la rinnovata squadra Yamaha con VdMark e Lowes, il team Honda con i due ex GP Hayden e Bradl,e la squadra Kawasaki campione del mondo, con Rea e Sykes. Partiamo proprio da questi ultimi per valutare i loro test.
Kawasaki
Il campione ed il vice campione del mondo ad Aragón hanno testato alcune modifiche al telaio delle loro Ninja ZX-10RR, oltre a novità che hanno riguardato il propulsore. I due piloti della casa di Akashi hanno iniziato quel lavoro che li porterà a passare dalla moto del 2016 a quella del 2017. Alla fine del secondo giorno Rea è stato il più veloce, fermando i cronometri sul tempo di 1’49”8, mezzo secondo più basso rispetto al record della pista, stabilito quest’anno da Davies in Gara-1 (1'50”421).
Sykes ha percorso 150 giri nei due giorni di test e, pur utilizzando gomme SC1 (più dure rispetto a quelle degli altri piloti presenti ad Aragon), ha stabilito il secondo tempo assoluto in 1'50"4, a pari merito con Davies. Tom ha lavorato inizialmente ad alcune nuove specifiche del motore, per poi occuparsi del telaio e delle sospensioni con un set up da gara. La squadra tornerà in pista a Jerez dal 21 Novembre, per ben quattro giorni di prove.
Ecco cosa hanno dichiarato i due piloti Kawasaki al termine dei loro test.
Jonathan Rea: «La moto ha funzionato abbastanza bene qui, e la pista è stata in condizioni buone in entrambe le giornate. Abbiamo perso un po 'di tempo il primo giorno a causa del freddo, ma il secondo giorno ci siamo concentrati sul nostro programma di lavoro. Kawasaki ha lavorato duramente sul motore ed abbiamo testato alcuni aggiornamenti sul telaio, che si sono rivelati validi. Anche Showa ha lavorato bene, e ci ha messo a disposizione un nuovo ammortizzatore ed una forcella. Siamo abbastanza contenti, e a Jerez proseguiremo a lavorare sulle sospensioni la prossima settimana. Dal punto di vista del motore siamo stati molto più consistenti di quanto siamo mai stati qui a Aragón, anche con gomme da gara. Abbiamo percorso un sacco di giri ed è stato un test molto incoraggiante».
Tom Sykes: «Abbiamo avuto due moto in garage in questo test, per cercare di sfruttare tutto il tempo a nostra disposizione. Con gomme dure siamo andati bene, con prestazioni ottime anche sulla distanza di gara, e quindi sono contento. Abbiamo lavorato molto sul telaio, cercando di trovare un migliore equilibrio. Abbiamo provato molte soluzioni che riguardano il telaio, svolgendo un lavoro che ovviamente non possiamo fare durante un weekend di gara. Abbiamo lavorato sulle nuove norme tecniche 2017, e nel complesso abbiamo apportato piccole modifiche al cambio, alla frizione, alle sospensioni, all’elettronica e al telaio. Grazie ai ragazzi della squadra e alla Kawasaki, che hanno svolto una gran mole di lavoro».
Ducati
Queste prove hanno segnato il debutto ufficiale di Marco Melandri con il team Aruba.it Racing Ducati, in quanto i precedenti test del ravennate erano stati svolti assieme al test team Ducati. Oltre al pilota italiano era ovviamente presente Chaz Davies, ed entrambi hanno avuto modo di effettuare prove comparative e valutare diversi aggiornamenti del motore, della ciclistica e della parte elettronica delle loro Panigale R. I riscontri sono stati positivi. Melandri, inoltre, ha finalizzato il lavoro sull’ergonomia e la posizione in sella iniziato a Misano e proseguito poi a Valencia un mese fa circa. Davies e Melandri hanno percorso rispettivamente 106 e 118 giri, riuscendo a completare i propri programmi. Il prossimo appuntamento per il team Aruba.it Racing - Ducati è fissato a Jerez de la Frontera dal 23 al 25 novembre, e saranno gli ultimi test del 2016.
Ecco di seguito le dichiarazioni dei due piloti della casa di Borgo Panigale.
Chaz Davies: «Per questo test avevamo una lista di aggiornamenti da provare. Abbiamo trovato conferme per quanto riguarda la nuova forcella, ed abbiamo valutato anche un nuovo serbatoio per migliorare l’aerodinamica e alcune novità di elettronica. Naturalmente è ancora presto per tirare le somme e abbiamo appena iniziato a lavorare sul nuovo pacchetto, ma sono abbastanza fiducioso nel fatto che stiamo procedendo nella giusta direzione. Non ho girato con il mio assetto preferito ed ho provato solo una gomma morbida sul finale della sessione, quindi i tempi probabilmente avrebbero potuto essere più bassi, ma non era questa la nostra priorità. Ora andremo a Jerez, una pista molto diversa, per fare ulteriori valutazioni e capire meglio il nostro potenziale».
Marco Melandri: «È stato emozionante salire sulla moto con i colori ufficiali e fare il primo test con la mia nuova squadra. Sono stati due giorni impegnativi, ma molto proficui. Ho ritrovato subito le sensazioni in sella, e tutto sommato non siamo lontani dai primi, soprattutto come passo. Dobbiamo migliorare ancora, com’è naturale che sia, ma abbiamo un’idea precisa delle aree sulle quali dobbiamo lavorare. Fatichiamo ancora un po’ in fase di frenata, pur avendo migliorato tanto sotto questo aspetto oggi, e devo ancora sfruttare al meglio le mie caratteristiche di guida. Comunque la moto nell’insieme mi piace già molto, dal motore alla ciclistica, ed anche fisicamente sto tornando a buoni livelli. Sicuramente il trend è positivo. Nei prossimi test dovremo definire un paio di aggiornamenti, ma possiamo cominciare a lavorare sui dettagli».
Honda
Esordio positivo per Bradl al fianco di Hayden, nei due giorni di test ad Aragón. Per il pilota tedesco questa è stata la prima uscita alla guida della Honda CBR1000RR Fireblade SP, e la prima volta al fianco di Nicky Hayden.
Nonostante le basse temperature, la squadra olandese ha sfruttato tutto il tempo a sua disposizione. Con la moto utilizzata nel campionato appena concluso (quella nuova sarà disponibile solo dopo la pausa invernale), Hayden ha provato alcune nuove componenti, tra le quali un'elettronica conforme ai regolamenti del prossimo anno, una nuova forcella Öhlins e vari componenti per l’impianto frenante. Hayden ha chiuso con un crono di 1'50"8, ed ha percorso in tutto 132 giri.
A pochi giorni dalla gara di Valencia in MotoGP, Stefan Bradl si è unito al WorldSBK Team Honda per iniziare ad adattarsi alla Fireblade, alle coperture Pirelli ed ai freni in acciaio. Pur non concentrandosi sulla velocità pura in quella che è stata la sua prima volta su di una moto derivata dalla serie, l'ex campione mondiale della Moto2 ha fatto registrare un miglior tempo in 1'51”1 ed ha completato 134 giri, che hanno compreso ben due long run, il tutto con risultati molto incoraggianti. Anche il team Honda tornerà in azione il prossimo lunedì per una due giorni di test a Jerez.
I commenti dei due piloti della casa di Tokyo:
Nicky Hayden: «Credo che nel complesso siamo stati abbastanza fortunati con le condizioni meteo. Non faceva certamente caldo, ma per essere alla fine di novembre abbiamo avuto due giorni molto belli, specialmente nel pomeriggio. Abbiamo percorso un buon numero di giri e sono stato in grado di provare alcune cose nuove. Naturalmente abbiamo continuato a lavorare con la moto del 2016, cercando di sviluppare quello che era possibile. Ieri abbiamo passato un sacco di tempo a valutare gli pneumatici Pirelli, trovando alcuni aspetti positivi. Abbiamo lavorato su ciò che pensiamo di trovare anche sulla moto del prossimo anno, ma per altre cose, come d esempio la frizione, non siamo ancora sicuri se sarà quella che useremo nel 2017. Nel complesso penso che possiamo essere soddisfatti di quello che abbiamo fatto qui al Motorland Aragón».
Stefan Bradl: «Sono stati due giorni impegnativi. Era quasi tutto nuovo per me, quindi ho avuto un sacco di cosa da imparare. Alla fine penso che abbiamo fatto un buon lavoro. Sono stato in grado di adattarmi alla moto abbastanza rapidamente, ed i due long run che ho fatto mi hanno insegnato davvero molto, permettendomi di trovare un buon feeling con la moto soprattutto per il futuro; e mi hanno anche fatto capire come devo modificare il mio stile di guida per quanto riguarda l'usura degli pneumatici. Abbiamo provato un paio di cose sulle sospensioni anteriori e posteriori, nonché una nuova geometria della moto. Abbiamo testato alcune nuove soluzioni di set-up trovando molte cose positive. La sensazione è stata quella di migliorare giro dopo giro. E 'stato un test molto utile per conoscere la moto e come lavora la mia squadra, e credo che tutti possono essere soddisfatti di quello che abbiamo fatto qui».
Yamaha
Anche il team ufficiale Pata Yamaha ha iniziato il lavoro di preparazione al mondiale Superbike del 2017. La YZF-R1 è stata messa alla prova, così come i due piloti Yamaha Alex Lowes e Michael Van der Mark, che hanno valutato una serie di aggiornamenti sia per l’assetto che per la parte elettronica delle loro moto. Lowes ed il suo nuovo compagno di squadra si sono dichiarati soddisfatto dei progressi realizzati e delle nuove informazioni raccolte. Lowes ha percorso un totale di 141 giri nelle 14 ore di test, concentrandosi maggiormente sulle simulazioni di gara, utili per valutare alcuni nuovi componenti. I tempi sul giro hanno confermato la bontà della strada intrapresa.
I nuovi componenti del telaio hanno dato ottimi risultati sia sul giro secco che nei long run, e le sospensioni sono state messe a punto per migliorare ulteriormente il feeling del giovane pilota inglese con la R1. La prima volta di Van der Mark con il team Pata Yamaha e con la moto della Casa di Iwata è stata senza dubbio positiva. Inizialmente Michael si è concentrato sul set up di base e sull'equilibrio della sua YZF-R1. L'olandese si è subito sentito a proprio agio con la sua nuova Superbike, tenendo un ritmo costante e veloce durante tutte e due le giornate di prova, senza spingere alla ricerca del tempo sul giro. Avendo svolto tutto l'ampio programma di test ed avendo identificato ulteriori aree da sviluppare, Lowes e Van der Mark sono già in viaggio per Jerez, dove la prossima settimana sosterranno tre giornate di test, prima della pausa invernale.
Motorland Aragón – Spagna - Classifica complessiva dei due giorni di prove:
1) Jonathan Rea – Kawasaki (1’49"8) - 2) Chaz Davies – Ducati (1’50"4) - 3) Tom Sykes – Kawasaki (1’50"4) - 4) Marco Melandri – Ducati (1’50"7) - 5) Nicky Hayden – Honda (1’50"8) - 6) Stefan Bradl - Honda (1’51"0) - 7) Alex Lowes – Yamaha (1’51"2) - 8) Michael Van der Mark - Yamaha (1’51"6).
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FrenoAMano, Firenze (FI)Grande Marco invece. Fermo da una vita, al primo test è a tre decimi dal suo compagno di squadra. Il talento è talento ragazzi !!
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DAVIDE PRUNERI (SONDRIO), Sondrio (SO)Pur essendo io un inguaribile ottimista, mi riesce difficile dissociare il nome di Melandri da una serie di inquietanti eventi: grandissima partenza in Yamaha ma mancato titolo e ritiro della Casa dei tre diapason. Grande rammarico per la fantastica occasione da Titolo gettata al vento in BMW. Ritardo di sintonia (ritrovata alla grande dopo metà stagione in Aprilia e Titolo vinto da un compagno di squadra di levatura decisamente inferiore alla sua...).In sintesi, grande talento ma troppe coincidenze negative....Ora speriamo possa tirare un po' di aria diversa ma nel frattempo è anche passato del tempo e mi fa un po' paura il rientro di pur fortissimi piloti dopo assenze che tendono sempre a pesare un po': in bocca al lupo Marco, ne hai sicuramente bisogno.