Planet Explorer 2 South Africa. Da Johannesburg parte l'avventura!
Una cella con 6 brande a castello, una tivu a colori e un bagno. Prima di entrare dentro mi sequestrano tutta l’attrezzatura fotografica, il pc e i telefoni. In compenso mi passano una coperta di lana e un cuscino. E dopo un’ora e un quarto mi arriva una tazza di te.
In maniera del tutto inusuale è iniziato Planet Explorer 2 South Africa, esattamente dietro le sbarre del detention centre dell’aeroporto di Johannesburg, ancor prima di mettere piede nel paese.
Il grave reato per il quale sono accusato è di non aver avuto due pagine libere del passaporto per mettere un timbro che sarà grande quanto un francobollo. Ma non importa, per legge hanno ragione e siccome la corruzione anche da questi parti dilaga è stata una buona scusa per tentare di estorcermi dei soldi.
Alla fine giunge il secondino e mi dice “è arrivata una telefonata da molto alto, devi aver pregato bene…”. E dopo una giornata trascorsa fra uffici e cella, sono finalmente tornato un uomo libero.
Planet Explorer va avanti anzi, dopo il successo della prima edizione in Islanda che ha registrato oltre 26.000 visualizzazioni dei video, abbiamo deciso di tornare in sella anche quest’anno per riproporre un altro avvincente live-tour, la formula che anima questo viaggio.
La meta prescelta per il 2012 è stata il Sud Africa, per tante ragioni, più umane e sociali, se vogliamo, piuttosto che paesaggistiche, ma questo lo scoprirete anche nelle puntate successive.
E poi c’è la moto: quest’anno abbiamo puntato su una Honda Crosstourer perchè dopo averla provata in anteprima al lancio mondiale in Spagna ce ne eravamo subito innamorati. Docile, dotata di un motore generosissimo ha un comfort che la rende subito padrona della strada nelle lunghe percorrenze.
Per non perdere altro tempo ritiriamo la nostra Crosstourer dall’importatore per il Sud Africa e ce ne partiamo in direzione Consolato d’Italia per andare a ritirare un nuovo passaporto da 48 pagine (il sesto…) per adempiere a tutti gli obblighi di legge e non sentirsi più trattare da immigrati clandestini.
E per inaugurare al meglio la nostra partenza ufficiale decidiamo così di andare a trovare un italiano, un nostro concittadino che sta portando alto il buon nome dell’Italia. Frank D’Arrigo è il primogenito di una famiglia siciliana, il cui padre Jack, emigrò in questa terra lontana 57 anni fa e poverissimo. Adesso Jack si ritrova una delle più importanti aziende metallurgiche di Springs, mentre Frank possiede una miniera d’oro e una di diamanti. Per girare sicuri nella sua villa ci vuole il satellitare: 2.600 mq interni e una proprietà esterna sconfinata. Ferrari, yacth, due aerei privati e una cassaforte gremita di tante pietre luccicanti farebbero sognare chiunque. Me ne mostra alcune, a suo avviso le migliori. Mi ritrovo in un palmo della mano 4 brillanti che vanno dai 3.5 ai 6 carati, valore stimato 600.000 euro e dall’altra una serie di pietre con tutte le tonalità di colori del diamante, inclusa la rarissima rossa. Ma di questa non esiste il prezzo... Soldi e potere però non hanno cambiato la vita di Frank che resta legatissimo alla sua famiglia e ai suoi 4 figli, oltre a prodigarsi nel sociale sostenendo i bambini orfani di madre, vittime dell’aids.
La nostra Crosstourer è oramai pronta ad affrontare la sua prima vera tappa, una trasferta di poco più di 400 km. per giungere a Vivo, quasi ai confini del Botswana, per immergersi nel cuore dell’Africa australe.
Luca Bracali
bel viaggio e bella moto