MotoGP

Andrea Dovizioso parla poco? Wilco Zeelenberg lo fa per lui

- Wilco Zeelenberg racconta il pilota di Forlì nella nuova avventura con Yamaha e RNF. “Il livello del pilota non si discute – dice – Ma noi dovremo essere bravi a metterlo nel migliori condizioni possibili per esprimersi”
Andrea Dovizioso parla poco? Wilco Zeelenberg lo fa per lui

Andrea Dovizioso parla poco e solo quando è strettamente necessario. Ormai fa parte del suo personaggio e non è certo dopo una vita in MotoGP che cambieranno le cose. Eppure il suo arrivo in Yamaha ha suscitato grande curiosità e di cose da chiedergli ce ne sarebbero parecchie. Tanto che, sempre più spesso, a rispondere per lui sono gli altri del suo team. Questa volta ci ha pensato Wilco Zeelenberg, uomo chiave nel progetto del team Yamaha RNF, che si è prestato per una lunga intervista che ha avuto, manco a dirlo, Andrea Dovizioso come argomento principale.

“Andrea – ha spiegato – è una figura fondamentale per noi e per Yamaha. Il livello del pilota non si discute ed è chiaro che è tornato per vincere, ma è altrettanto chiaro che la sua sensibilità e la sua esperienza potranno tornare molto utili nello sviluppo della M1”. Guai, però, a parlare di “collaudatore in pista” o definizioni del genere, perché il pilota di Forlì vuole essere protagonista e la sua squadra farà di tutto per metterlo nelle condizioni di giocarsela con i primi della classe.

“Avrà Ramon Forcada – ha aggiunto Zeelenberg – che è un capotecnico di assoluta esperienza e avrà alcune specifiche della M1 2022 direttamente da Yamaha. Alcuni elementi, purché testati e validati a monte, ci verranno trasferiti direttamente, ma altre parti richiederanno più tempo prima di essere implementate, come il forcellone o anche il telaio. Quando saranno disponibili nuove parti, Andrea dovrà ovviamente provarle prima di utilizzarle nei fine settimana di gara”. Non c’è nessuna fretta, anche perché ci sono prima delle criticità da risolvere, tra cui quella relativa ai feed che gli arrivano dalla nuova gomma Michelin, che Dovizioso si trascina sin dai tempi della Ducati: “Le sue sensazioni sono simili a quelle del 2020, ma la Yamaha gira molto meglio della Ducati – ha concluso Zeelemberg – Quello che è certo è che se il problema persiste, dovremo risolverlo”. E  anche prima possibile, visto che non è così scontato che Andrea Dovizioso sia intenzionato ad andare oltre il 2022: “Se riusciremo a fare bene in questa stagione – ha aggiunto Zeelenberg - allora vorrà farne un'altra. Penso che sia difficile per un pilota dire anche prima dell'inizio della stagione cosa vorrà fare esattamente alla fine”.

  • Valentino.Masini
    Valentino.Masini, Cesena (FC)

    Un pilota anche se di esperienza come sicuramente lo è Dovizioso, penso faccia molta fatica ad essere competitivo con una moto che sembra essere diametralmente opposta a quella che "si era costruito" negli 8 anni precedenti.
    A complicare il tutto le gomme, che sono più o meno sempre le stesse di 2 anni fa e
    che lui non ha mai digerito, tanto che pure con la Ducati gli fecero fare un clamoroso passo indietro rispetto agli anni precedenti (3 volte 2° in campionato).
    Molto probabilmente le gomme che lui non digerisce richiedono una guida che le giovani leve hanno saputo assimilare meglio, una questione generazionale insomma, chi può dirlo.
    Penso che non ne possa fare di buona, naturalmente spero di sbagliarmi e gli faccio i miei più sinceri in bocca al lupo per un ottimo 2022.

    Valentino Masini
  • Andrea.Turconi
    Andrea.Turconi, Rho (MI)

    Andrea si è spesso accartocciato su se stesso Fabietto fa propaganda contro la M1 per i soldi e lui non riesce a guidare la M1 neanche lontanamente bene come faceva alla sua prima esperienza in Yamaha ... peccato mi dispiace molto
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