Andrea Dovizioso raccontato da Ramon Forcada: “Per lui è tutto nuovo”
Che Andrea Dovizioso avrebbe faticato lo sapevano tutti. Lo sapeva lui, lo sapeva Yamaha e lo sapevano anche quelli del Team Petronas, visto che un pilota che sta fermo per molti mesi e che di colpo sale su una moto che non conosce non può certamente essere subito competitivo. Ma la crescita per il pilota di Forlì è stata costante, grazie ad un lavoro meticolosissimo portato avanti insieme a Ramon Forcada e agli stessi uomini della squadra e di Yamaha, con Dovizioso che, adesso, è pronto per giocarsela.
Anche perché il forlivese è uno che lavora sodo e che non lascia niente al caso, tanto da fare impressione anche al suo capomeccanico Ramon Forcada, che non è certo l’ultimo arrivato in MotoGP, vantando anni e anni di carriera nel paddock: “E’ attento ai dettagli, ha molto metodo e vuole essere sempre molto chiaro sulle cose. Vuole sapere dove perde e dove guadagna, cosa deve fare per guadagnare e cosa fare per evitare di perdere. Lavora tante ore guardando i dati, studiando, confrontandoli e cercando il modo migliore per stare davanti". E’ anche grazie a Andrea Dovizioso se oggi la Ducati è considerata la migliore moto della griglia e questo lo sanno benissimo anche in Yamaha. Anche se è chiaro che per prendere le misure alla M1 c’è voluto del tempo e altro ce ne vorrà in futuro.
“Sa di cosa ha bisogno per essere veloce, ma sta faticando a farlo, perché per lui la Yamaha è una moto completamente diversa ha concluso l’esperto capomeccanico nella sua intervista a motorsport.com - Già nel 2020, con una moto che conosceva bene ha avuto delle difficoltà ad essere veloce quando la Michelin ha introdotto il nuovo pneumatico posteriore, e quando è venuto nella nostra squadra ha trovato una moto nuova per lui, che sta trovando difficile. Ma anche per Franco era stato difficile il primo anno: lo è per tutti quando cambiano moto, perché hanno caratteristiche molto diverse tra loro e devi capire come guidarle.