Bridgestone, lo sviluppo continua
L’abbandono di Bridgestone ha fatto sicuramente scalpore. Al centro di diverse polemiche per il rendimenti dei suoi pneumatici, il gommista giapponese non ha dato in passato segno di voler abbandonare l’attività in MotoGP soprattutto dopo la determinazione con cui ha conquistato la posizione di fornitore unico nel 2009. Ancora più curiosa è stata la reazione dei piloti, che fino al giorno prima non hanno risparmiato critiche al prodotto per poi innestare la marcia indietro e lodarne le doti una volta che Bridgestone ha annunciato il suo disinteresse per un rinnovo del contratto a fine 2015.
L’interruzione del rapporto fra Bridgestone e la MotoGP non porterà però ad un congelamento dello sviluppo: la Casa giapponese, per voce dello stesso Masao Azuma, ha dichiarato apertamente che continuerà ad impegnarsi nell’evoluzione del prodotto. «Cercheremo di lasciare il campionato, alla fine del prossimo anno, nel miglior modo possibile» ha spiegato il capo del progetto MotoGP per Bridgestone. «E’ nel nostro interesse continuare ad impegnarci nel nostro programma di sviluppo fino alla fine della nostra permanenza in MotoGP: ci sono ancora tante cose che possiamo imparare per poi trasferirle sui nostri prodotti stradali. Al momento stiamo sviluppando nuove tecnologie, in particolare per la gomma anteriore, che forniremo ai team per effettuare i loro test nei prossimi mesi»
Bridgestone ha addotto fra le motivazioni per l’abbandono le crescenti difficoltà a fornire il quantitativo di pneumatici richiesto dalla MotoGP; nel 2016 infatti è previsto un aumento dell’allocazione per pilota di una o due gomme, con la possibilità di scelta fra tre diverse mescole sia all’avantreno che al retrotreno. Inoltre, il regolamento imporrà un ritorno degli pneumatici intermedi, mancanza sentita in diverse occasioni nelle ultime stagioni quando si è corso in condizioni di pista umida ma non bagnata.
Il contratto con Bridgestone termina in effetti alla fine del 2014, ma i vertici della MotoGP – fra cui il responsabile della sicurezza Loris Capirossi, fin dall’inizio del suo incarico molto attivo sul fronte gomme – hanno convinto il gommista a proseguire per un altro anno nella fornitura per dare modo al forniture subentrante di prepararsi al meglio. Il rapporto si interromperà al termine del Mondiale 2015, ed è in atto una gara per aggiudicare la posizione di fornitore unico fra i produttori. La selezione avrà fine il prossimo giovedì, 22 maggio: una scadenza talmente vicina che molti hanno insinuato come si tratti di mera formalità, perché il fornitore dovrebbe già essere stato deciso – i test rider Michelin sono stati avvistati in diversi autodromi italiani e francesi impegnati in test di pneumatici da 16,5”.
Loris Capirossi parla comunque di contatti con tutti i maggiori produttori. «Stiamo già parlando ufficialmente con Dunlop e Michelin, e in maniera più ufficiosa anche con Pirelli, dalla quale però non abbiamo ricevuto alcuna richiesta ufficiale. Continueremo fino al 22, quando chiuderemo la selezione e Dorna assieme ad MSMA deciderà la strada giusta da intraprendere»
Capirossi ha escluso il ritorno ad una formula plurifornitore, così come modifiche radicali nel regolamento di fornitura. «Non vogliamo cambiare le regole» ha dichiarato Capirossi a Motomatters. «Ma siamo sicuri che il fornitore entrante dovrà lavorare durissimo: all’inizio sarà molto difficile trovare una soluzione che soddisfi tutti. Abbiamo chiesto ai candidati diverse cose, ma soprattutto un programma fittissimo di test per lo sviluppo. Stiamo aspettando praticamente solo che ci propongano i loro piani, così inizieremo a lavorare. Ci sarà da preparare almeno 100 tipi di gomme diversi per iniziare lo sviluppo e trovare la miglior soluzione, la gomma migliore per tutte le moto, come ha fatto Bridgestone nell’ultimo paio d’anni»
Su questo punto....
duff
Ed è il motivo per cui il monogomma è stato introdotto in tutti gli sport. Secondo me si sta guardando il problema da punto di vista sbagliato. Ripeto sempre che tutti i migliori sport motoristici hanno scelto quel regime, SBK, WTCC; Formula1, SuperStock, Formula Indy, Nascar, Cross, Mondiale Rally... e quanti hanno questi problemi?? ZERO, nessuno... Quindi il problema non è il monogomma. Il problema è il livello pazzesco al quale si è arrivati, il problema è la volontà di Bridgestone di voler migliorare a tutti i costi!! In Formula1 la pirelli fa le gomme come Ecclestone chiede. Volevano gomme che si consumavano molto?? No problem, eccole... Volevano gomme che durassero un pò di più? Idem, le hanno fatte. Insomma, il gommista andava verso le esigenze della categoria e non alle proprio (estremizzo ovviamente). Questo dovrebbe essere anche in MotoGP. Dovrebbero fare delle gomme che vanno bene un pò a tutti, significa semplificare la carcassa e la mascola... Ma questo a loro non interessa, loro vogliono sviluppare... Questo è dimostrato da livello al quale sono e dalla scelta del ritiro. Quindi credo che il problema sia Bridgestone, anche se ha un prodotto ottimo. Se si apre alla concorrenza ci sono aziende che non potrebbero competere. Per avere il feedback pari a quello della Brisgestone ci vogliono 10 anni. Pirelli e Dunlop come fanno?? Corrono in altre categorie, vero, ma non con quei livelli di prestazioni... Ricordo cosa dissero Lorenzo e Rossi la prima volta che usarono Bridgestone: "Questa gomma anteriore è avanti 10 anni, riesci a entrare in curva frenato, sull'Edge hanno un sacco di grip..." Se mettessi in competizione Bridgestone, Dunlop e Pirelli, dopo due anni ti troveresti ad avere un monogomma di fatto, perchè tutti vorrebbero di nuovo Bridgestone... Quindi, secondo me e anche secondo gli addetti ai lavori, bisogna trovare un fornitore unico e fargli fare delle gomme che fanno bene al campionato e non alla Honda, alla Yamaha o alla Ducati... ma quello è poi un compito Dorna e FIM...