Kevin Schwantz: Marc Marquez è tornato umano e questa Honda non lo aiuta
“Sono convinto che per ritrovare la piena forma dopo un infortunio sia necessario aspettare almeno il doppio del tempo dell’infortunio stesso” – Lo ha detto Kevin Schwantz, uno che di brutte botte e cadute che lasciano il segno ne sa qualcosa, in una recente intervista a Speedweek. Il riferimento, è chiaro, è a Marc Marquez che, secondo Schwantz, non tornerà ad essere il fenomeno che era prima di qualche altro mese. “Quando ti fai male – ha spiegato – se salti due gare, nelle due successiva poi non sei in piena forma. Serve sempre il doppio del tempo perché un conto è essere in grado di guidare e un altro stare al 100%. Marquez è stato fermo dieci mesi ed è impossibili pensare che possa essere al top prima del tempo necessario al su fisico per ristabilirsi pienamente”.
Un’analisi dettata dalla stessa esperienza della leggenda texana che, oltre alla propria carriera, ha accompagnato team e piloti in tanti anni di motorsport ed ha avuto modo, quindi, di confrontarsi con la realtà del paddock. Per Schwantz, quindi, Marc Marquez faticherà ancora e in questa situazione la Honda non lo sta certo aiutando: “Non c'è dubbio che Marc, in passato, ha tirato fuori dalla moto più di quanto la moto stessa potesse effettivamente dare. Ora, dopo la pausa per l'infortunio, Marquez è di nuovo una persona più normale. E la moto, purtroppo, è un problema”.
C’entrano poco gli infortuni e i problemi della moto, invece, per l’altro grande campione della MotoGP, con Schwantz che non si è sottratto ad alcune domande su Valentino Rossi, rispondendo in maniera chiara e diretta: “Così non si diverte, sembra essere più Valentino e penso che deciderà di smettere, con la scelta di dire basta che potrà arrivare già dopo Musano”. Per Schwantz sono pochissime le possibilità di vedere il Dottore in pista anche nella prossima stagione: “Ho sentito dire della possibilità di un altro anno con la Ducati del suo team. Se trova una motivazione per farlo è giusto che lo faccia, ma penso che smetterà. Lottare per le posizioni di coda non è nella sua mentalità e, ora, cade anche molto spesso: rischia di essere pericoloso per lui”.
Leggervi è davvero uno spasso:
tra il muro eretto da Valentino la notte,
il biscottone skifoso che invece è stata una reazione...la Honda che da lustri domina e detta legge in Gp,
diventata na ciofeca...l'acqua che di improvviso, invece che scendere per la vallata, fa inversione e va in montagna!
Insomma il disagio ormai sembra evidente, cause ed eventuali rimedi non sarò certo io a trovarli.
Siamo di fronte ad atteggiamenti ed affermazioni che sconfinano nel grottesco, mi stupisco di chi perde tempo ad intavolare...