Lin Jarvis ancora duro su Maverick Vinales, ma Yamaha “riallaccia i rapporti” con il padre
“Un pilota dovrebbe lavorare di più dietro le quinte, dimostrando di volere la crescita di tutta la sua squadra” – Lin Jarvis, manco a dirlo, si riferisce a Maverick Vinales. La burrascosa separazione tra Yamaha e il pilota spagnolo non s’è chiusa con la classica pietra sopra e, anzi, è un continuo di sassolini (e macigni) da togliersi dalle scarpe. Da una parte e dall’altra. Questa volta a farlo è stato Lin Jarvis, dopo che su sponda Vinales è emerso che i rapporti si sono incrinati proprio con i vertici del reparto racing di Iwata e non con gli uomini del box. “C'è una certa linea e un certo limite che non devono essere superati in un simile contesto – ha aggiunto il manager inglese a Speedweek - Ovviamente vuoi piloti che siano intelligenti ed evitino dichiarazioni negative. Perché non diventerai più veloce e non migliorerai le tue prestazioni se criticherai semplicemente la tua squadra, il tuo datore di lavoro e i tuoi ingegneri. Questo è un fatto. Puoi esprimere la tua opinione in una riunione chiusa, ma non dovresti farlo in pubblico. La fabbrica e il team Yamaha erano totalmente determinati ad avere successo con Maverick. Siamo stati insieme per cinque anni ed è stato un grande investimento per noi, avevamo una grande voglia di raggiungere insieme i risultati sperati. Abbiamo commesso errori? Certo. Siamo sempre riusciti a portare la moto migliore sulle piste? Probabilmente no. Ma questa è la vita e queste sono le corse: partecipano sei produttori e solo uno può vincere”.
Direzioni diverse, quindi, anche nel modo di comunicare e risolvere i problemi tra il pilota e il team, a cui si è aggiunto quello che per molti, Lin Jarvis, compreso, è il vero limite di Maverick Vinales: l’incapacità di essere costante nei risultati. Ma a cui si è aggiunta anche la sparata, fatta qualche giorno prima dell’addio, del padre del pilota spagnolo, che aveva tuonato contro Yamaha dopo il GP di Germania. Lo stesso Angel Vinales, in quell’occasione, aveva interrotto il rapporto di fornitura delle moto per il suo team che partecipa al campionato SSP300, ma proprio ieri ha comunicato che finirà la stagione con le due R3 fornite da Iwata, svelando anche un retroscena sul figlio. “Sono convinto che Maverick sarà veloce con l’Aprilia, ha trovato un ambiente che lo sta rendendo entusiasta – ha detto Angel Vinales nell’intervista rilasciata a GPOne – Nel 2022 Aprilia sarà tra le moto più competitive della griglia e sono molto contento che abbia trovato l’accordo con la casa di Noale. Se così non fosse stato, Maverick avrebbe fatto una wildcard in Superbike, lo avevo già convinto e sembrava intenzionato ad accettare”.
Mi pare che gli psicopatici abbondino,in quella famiglia....
Dopo 4 anni di collaborazione non lo aveva ancora inquadrato?
Bastava dirgli che non avrebbero avuto più bisogno di lui e amen.
I piloti per sostituiro li avevano in casa ma forse lui non aveva capito il valore di Quartarearo e Morbidelli, insomma uno di quei responsabili che per capitre il valore di un pilota deve prima vederlo vincere....insomma!
Ora la scorta dei piloti è finita, lo sponsor danaroso è finito, la squadra satellite incaricata a fare crescere giovani talenti, corre con 2 piloti che assieme hanno 80 anni.... che non sono come 4 di venti.
Per una casa che si è sempre distinta in passato per sapersi accaparare i migliori piloti al mondo direi che non è un grande momento anche se con un Jolly che si sono trovati nel mazzo per puto cu...o stanno vincendo il mondile.
Valentino Masini