MotoGP 2019. Le pagelle del GP di Catalunya
MARC MARQUEZ VOTO 9
Chissà se avrebbe vinto lo stesso. Non lo sapremo mai, mentre è certo che lui fa sempre bene quello che deve fare. In più è anche un pizzico fortunato: fino a una frazione di secondo prima, c’era lui al posto del Dovi. Un pizzico di fortuna che, però, si guadagna con una velocità superiore a tutti gli altri. Completo.
FABIO QUARTARARO 9
Pole position e secondo posto: cosa vuoi di più da un debuttante in MotoGP, 12 giorni dopo un’operazione al braccio destro? Deve solo migliorare nei primi giri, ma qui ha anche azzeccato la partenza, prima di arretrare per un contatto con Marquez. Marc dice che sta dando una sveglia agli altri piloti Yamaha: sorprendente anche in questo. Predestinato.
DANILO PETRUCCI 8
Secondo me ha fatto una gran gara: sembrava dovesse cedere da un momento all’altro, invece ha resistito agli attacchi di Rins, lo ha ripreso, lo ha risuperato, ha tenuto un buon ritmo sfruttando la migliore qualità della sua moto. Merita il rinnovo.
JORGE LORENZO 2
L’errore ci può stare, la mancanza di lucidità no: non può farsi prendere così dalla frenesia di dimostrare di essere ancora un campione. Ha mille scusanti, ma nessuna così valida da giustificare quello che ha fatto. Gli si sono ritorte contro tutte le accuse di guida spericolata rivolte un sacco di volte ai suoi avversari. Bastonato.
ALEX RINS 6
La sensazione è quella di una grande occasione sprecata: per la prima volta, è stato più efficace in prova (al di là della posizione) che in gara. Per il potenziale che aveva messo in mostra, la sua è una gara deludente. Incompleto. Per il momento.
ANDREA DOVIZIOSO 7
Dopo buone qualifiche, è scattato forte e stava impostando la gara come più gli piace. Ma, ancora una volta, è stato abbattuto da Lorenzo, che con la Honda gli ha riservato lo stesso trattamento di quando era in Ducati. Paperino.
MAVERICK VINALES 6,5
Per una volta che era scattato bene ed era stato efficace al primo giro, si ritrova a terra a rimpiangere una cattiva partenza… Ha fatto quello che doveva fare, ma nel momento sbagliato. Un punto in meno per essere rimasto in traiettoria in qualifica mentre Quartararo e Petrucci stavano ancora tirando: la sua leggerezza poteva avere gravi conseguenze. Non gliene va bene una.
VALENTINO ROSSI 7
Petrucci dice che Valentino non avrebbe fatto la curva, avendo staccato troppo profondo, ma le immagini dicono il contrario. Poteva essere grande protagonista, si poteva giocare podio e anche qualcosa in più. Spettacolare nella sua reazione all’incidente.
JACK MILLER 6
Non è stato esaltante, ma alla fine porta a casa un buon risultato.
JOAN MIR 7,5
Ha disputato una gran gara, riuscendo anche a stare per due giri davanti al compagno di squadra. E’ in crescita.
POL ESPARGARO 7
Il distacco dal primo è un po’ elevato, ma è riuscito a battere una Honda: non è poco.
ANDREA IANNONE 4
Malissimo in prova, non per colpa sua, male anche gara. Non si vede la fine del tunnel.
CAL CRUTCHLOW 4
Un altro errore: questa moto non riesce proprio a guidarla.
FRANCO MORBIDELLI 5
In prova è andato fortissimo, ma in gara si è perso.
PECCO BAGNAIA 4
Un GP da dimenticare.
HONDA RC213V VOTO 8,5
Rimane una moto nervosa, alla fine efficace solo con un pilota. Ma è stata costruita proprio per assecondare le caratteristiche di guida di Marquez: detta così, deve essere considerata competitiva.
YAMAHA M1 VOTO 8,5
Manca potenza, ma la M1 si guida benissimo. E qui ha dimostrato di essere competitiva anche con le gomme finite e in lotta con le altre moto. Ritrovata o episodio casuale?
DUCATI DESMOSEDICIGP VOTO 8,5
Ha perso il vantaggio che aveva su questa pista nel 2018, ma rimane complessivamente efficace.
SUZUKI GSX-RR VOTO 9
Secondo il nostro ingegnere Bernardelle, qui era la moto migliore in pista. E io non lo contraddico di certo.
KTM RC16 VOTO 6
Fa passettini in avanti: non eclatanti, ma cresce.
APRILIA RS-GP VOTO 4
Difficile trovare aspetti positivi. La rincorsa si fa sempre più dura.
Non capisco perchè non si torni al sistema di punteggio che si usava tanti anni fa, mondiale su 19-20 gare e alla fine si scartano i peggiori 3 o 4 risultati.
E' assurdo che un paio di episodi sfortunati, oltretutto per colpe altrui, possano decidere i campionati.