MotoGP 2019, Petrucci: "Terzo a Barcellona vale una vittoria"
Danilo Petrucci finisce per la 3° volta consecutiva tra i primi tre della MotoGP. Il pilota della Ducati ha tratto giovamento dalla carambola innescata da Jorge Lorenzo, che, di fatto, gli ha aperto la strada verso il podio. Ma Danilo in gara si è dimostrato solido, attento alla gestione delle gomme e deciso nel difendersi da Rins.
“Sono consapevole che per il team non sia stata la giornata migliore, per quanto successo ad Andrea. A livello personale ho fatto il massimo. L’incidente mi ha aiutato, ma per la gara ero abbastanza fiducioso. Ho scelto subito le soft mentre altri piloti sono stati nel dubbio fino alla partenza. Credo sia stata la scelta giusta, anche se nei primi giri sono stato meno veloce. Dopo aver lottato con Rins, che sinceramente pensavo fosse oggi il favorito, ho provato a tenere Marc ma perdevo 3-4 decimi al giro”.
Raccontaci la carambola che si è verificata proprio davanti a te?
“Per Lorenzo questa era una gara decisiva. Era molto aggressivo, ha staccato tardi. Io in quella curva ho frenato molto forte e mi sono spostato per anticipare la linea. Lorenzo ha frenato ancora più forte e mi sono detto? Se riesce a girare a quella velocità entro ai box e mi cambio... Mi spiace per Maverick e Dovi che sono finiti a terra senza colpe”.
Dopo la vittoria di Marquez il Mondiale è chiuso?
“Andrea oggi ha perso tanti punti. Marc anche quando non è il favorito ci mette tanto del suo e riesce a fare punti pesanti. Noi accusiamo dei limiti nell’adattare le gomme alla pista. Da venerdì c’era molta polvere, bastava vedere quanta polvere avevamo sulle nostre visiere. Senza grip non potevamo essere tra i più rapidi”.
Non ti era mai successo di salire sul podio 3 volte di fila...
“Beh, non mi era mai successo di avere una moto ufficiale... E’ difficile quando lotti con armi pari, figuriamoci con un mezzo inferiore. Oggi, prima della partenza, mi sono detto: un podio, in termini di difficoltà, vale più della vittoria del Mugello. È una bella soddisfazione arrivare a casa e mettere la coppa sul tavolo”.
Dopo questa striscia positiva di risultati come cambia il rapporto con Ducati per il 2020?
“Non abbiamo ancora parlato della prossima stagione. Farò presente questi risultati (scherza). La mia forza è quella di non pensare a queste cose. Se basteranno le performance bene, altrimenti me ne farò una ragione. In MotoGP vanno considerate tante cose. Io farò di tutto per convicerli a tenermi”.
Ora Assen: altro podio?
“Assen mi piace, ho fatto già podio. Stiamo lavorando bene sia nel box che a casa”.
Purtroppo il circus della Moto Gp preferisce degli stereotipi di piloti , tu ed Andrea fate però la differenza su questo .
Bravi così !!!