MotoGP 2021. GP di Aragon. Marc Marquez: “A Misano bisogna definire la strada”
Alcaniz - Come a Silverstone, è partito fortissimo. Ma come due settimane fa, una scivolata ha scombussolato i piani di Marc Marquez, anche se questa volta, fortunatamente, la caduta è stato molto meno cruenta e all’inizio delle FP2, invece che alla fine delle FP1.
“Sono arrabbiato: pensavo di avere la situazione sotto controllo, invece in scia a mio fratello sono finito sullo sporco e poi sono caduto. Sapevo di essere fuori dalla linea ideale, non ho forzato: nella mia carriera avrò fatto 100 volte quella manovra e non sono mai scivolato. Così ho rovinato il programma prefissato”.
Marquez prova a fare un po’ di chiarezza sul materiale che sta usando.
“Ad Assen, la HRC aveva portato un nuovo telaio e un’ulteriore evoluzione nella prima gara in Austria. Come nei precedenti GP oggi ho utilizzato quel telaio, ma qui c’è un’ulteriore aggiornamento. Con la ciclistica che sto usando adesso ho più stabilità nei curvoni veloci, ma sono più in difficoltà in quelle lente. Gli altri piloti Honda stanno usando un telaio differente, quando provano il mio non hanno bene le idee chiare se è migliorativo o no. C’è un po’ di confusione, anche se dalla mia parte del box le idee sono piuttosto chiare: nei test di Misano (martedì 21 e mercoledì 22 settembre, NDA) bisogna definire la strada da seguire”.
A che punto siete con il lavoro?
“Ce n’è ancora tanto da fare: facciamo dei piccoli passi in avanti. In HRC stanno facendo diversi prototipi con differenti filosofie per quanto riguarda il telaio, ma non essendo ancora al 100% a posto, mi ci vuole più tempo per capire bene se ci sono stati effettivamente dei miglioramenti. L’obiettivo è fare una moto che vada bene a tutti, che sia polivalente”.
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wolf6667✔, Silvano d'Orba (AL)Cioè lui non essendo al 100% non sa ancora se ci sono stati miglioramenti. Il problema è però che i miglioramenti che vanno bene a lui non sono adatti per gli altri. Se vuole risolvere la situazione hrc deve per forza seguire due sviluppi paralleli. Uno per marquez e uno meno estremo per gli altri. La forza per farlo c'è
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Marcy 1952, Milano (MI)Forse più che definire la strada, devi cominciare a considerare che hai imboccato il viale del tramonto. E da li non si torna indietro.