MotoGP 2021. Il GP di Algarve a Portimao. Francesco Bagnaia: "La miglior gara in MotoGP"
PORTIMAO - In testa dal primo all’ultimo giro: ormai sta diventando un marchio di fabbrica di Francesco Bagnaia.
Tre vittorie e tre gare dominate dal primo all’ultimo metro. Questa volta in solitario, per distacco, senza possibilità di replica per gli avversari.
“Mi sono goduto ogni singolo momento, fin dal primo giro. Direi che questo è stato il fine settimana nel quale sono stato più forte in assoluto, dove mi sono sentito subito molto competitivo.
Anche a Misano, quando ho vinto, ero efficace, ma Quartararo ne aveva per starmi dietro, mentre qui ero superiore. Ho spinto tutta la gara, volevo andare subito via, non ho mai mollato nemmeno per un giro. A Misano ho fatto una cappella a 4 passaggi dalla fine, questa volta ho fatto tutto per il meglio”.
Cosa è cambiato dall’anno scorso?
“Nel 2021 ho preso consapevolezza di essere veramente forte: non era facile riuscirci dopo le prime due stagioni così difficili, non ti viene così automatico. Adesso ci sono riuscito, ho cambiato passo e questo mi dà una grandissima carica per il 2022”.
E la Ducati quanto è cresciuta?
“E’ stato fatto un lavoro incredibile dal 2020 al 2021 e anche durante l’anno, adattando la moto alle mie esigenze: non era affatto facile riuscirci. Credo che in Ducati sia stata aperta di più la mente, abbiamo iniziato a lavorare meglio su quello che avevamo, adattando da una parte la mia guida a questa moto, ma continuando a sfruttare il mio stile in ingresso e percorrenza. Credo che adesso gli ingegneri abbiano anche un altro punto di vista importante”
Hai detto che la moto è stata perfetta da subito: da quale base siete partiti?
“Venerdì avevo una moto come quella di Misano e una come quella di Portimao ad aprile. Abbiamo fatto un turno con una e uno con l’altra, poi abbiamo deciso per quella di Portimao1”.
Dopo la vittoria di oggi, sei ancora più rammaricato per la caduta di Misano?
“Il campionato non l’ho perso lì, ma con gli errori della prima parte della stagione. Però sappiamo di avere una grande base per il 2022, saremo competitivi”.
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Non è nato in luoghi o con cognomi che potessero favorirlo. Ha semplicemente lavorato tanto creandosi la sua fortuna da solo, arrivando a vincere delle gare in MotoGP e a giocarsi il titolo mondiale.
A me piacciono le storie come la sua. E poi, almeno per quanto si possa capire dalle interviste alla TV, sembra anche una bella persona.
Buon 2022 Pecco!