PORTIMAO - E’ stato il GP dell’orgoglio e dei rimpianti.

Ha vinto, ha trionfato, ha dominato Francesco Bagnaia, bravo nella sua reazione di orgoglio dopo quanto accaduto a Misano 15 giorni fa.

E che orgoglio per il nuovo titolo costruttori conquistato con una gara di anticipo da Ducati. “Ma resta un po’ di rammarico, perché il titolo piloti era alla portata di Pecco: abbiamo un grande pilota” sottolinea l’ingegnere Gigi Dall’Igna, dando voce ai rimpianti: effettivamente questa Ducati e questo Bagnaia potevano conquistare il titolo.

Di orgoglio anche il secondo posto ottenuto da Joan Mir, che dopo aver faticato come non mai a Misano, è tornato veloce, voglioso di dimostrare il suo valore. Ma quanti rimpianti anche per lui, per una Suzuki non all’altezza della situazione che ha un po’ demotivato il campione 2020.

E l’orgoglio è servito anche a Jack Miller per riprendersi un terzo posto, dopo che Alex Marquez lo aveva superato, un po’ inaspettatamente. Ma la regola della doppia faccia, vale anche per lui: quanti rimpianti per una stagione che poteva andare in maniera differente.

Rimpianti Honda

La bandiera rossa a due giri dalla fine, causata da una doppia caduta Lecuona-Oliveira per la perdita di controllo della moto da parte di Iker dopo un sorpasso un po’ azzardato (piloti ok), ha impedito a Alex Marquez di giocarsi il podio fino alla bandiera a scacchi.

Una bella prestazione per lui, ma quanti rimpianti per la Honda: con Marc in pista, si poteva giocare un’altra vittoria.

Bastianini sempre avanti

Nella classifica dei debuttanti, Enea Bastianini, nono, mantiene tre punti di vantaggio su Jorge Martin, settimo al traguardo.

I due si giocheranno il titolo dei debuttanti a Valencia fra una settimana.

Quartararo a terra

La prima gara da campione del mondo di Fabio Quartararo è purtroppo finita con una caduta al 21esimo giro, mentre era sesto.

Fabio ha perso tempo all’inizio, ma non è riuscito a tenere il ritmo che aveva mostrato di avere nelle prove, forse anche perché stando a lungo dietro alle due Ducati Pramac si è alzata la temperatura della gomma anteriore, come succede spesso in questi casi.

Fabio si è un po’ innervosito in questa sfida impari contro la Ducati, con una Yamaha che mostra limiti preoccupanti, come confermano le prestazioni di Rossi, Dovizioso e Morbidelli: il titolo piloti è in tasca, ma a Iwata hanno un bel po’ di lavoro da fare sulla moto 2022.

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