Alberto Puig ha ammesso le difficoltà di Pol Espargarò, ma non ha, come qualcuno ha detto, lanciato un ultimatum allo spagnolo.
Nessuna pressione da Honda, con Espargarò che, però, sembra già abbastanza tormentato di suo per essere neanche la brutta copia del pilota che era lo scorso anno in sella alla KTM. “Il mio stile di guida – ha spiegato - si basa sull'aderenza della ruota posteriore. E non ce l'ho. È complicato perché devo imparare tutto da zero”. Come un rookie, quindi, ma nel team più titolato nella storia recente della MotoGP e in sella ad una moto che nelle mani di Marc Marquez ottiene ben altri piazzamenti.

Il problema, per l’ex campione del mondo della Moto2, riguardala il comportamento del retrotreno, con la moto che scivola troppo non solo in uscita di curva.  “Non ho idea di come risolvere questi problemi  - ammette Espargarò  - Abbiamo provato molti setup diversi dal Qatar e non sappiamo cosa altro da fare. Ho conquistato la pole in Austria l'anno scorso e ho lottato per la vittoria in entrambe le gare. 
Quest’anno, invece, non sono stato mai della partita. Fa molto male. Non avevo grip sulla ruota posteriore. Pattinavo in rettilineo. Non riesco ad accelerare e frenare la moto come sono abituato. Sono lento”.