MOTOGP 2022

MotoGP 2022. Ma che cosa è successo tra Carmelo Ezpeleta e il sindaco di Scarperia?

- L'Ad di Dorna ha messo in dubbio i due Gp italiani dopo il flop di pubblico di tre settimane fa: "Se manca la gente non ha senso farne due in Italia". Replica piccata del primo cittadino di Scarperia San Piero
MotoGP 2022. Ma che cosa è successo tra Carmelo Ezpeleta e il sindaco di Scarperia?

Pochi giorni fa Carmelo Ezpeleta, Ad di Dorna, ha rilasciato un'intervista al giornalista Juan Pedro De la Torre di motociclismo.es dove ha spiegato che, 2022, il pubblico nei GP era mancato solo a Portimao e al Mugello (biglietti cari? Era una delle possibili motivazioni).

Nel corso dell'intervista Ezpeleta ha chiarito che per la presenza di pubblico "il GP del Mugello è stato il peggiore" mentre "in Qatar c'era lo stesso pubblico di sempre, in Indonesia le tribune erano piene come in Argentina. In Texas "avevano più pubblico della volta precedente" mentre Portimao "è stato brutto perché è stato pubblicizzato male" mentre in Francia è stato "un successo totale". 

Insomma un attacco bello e buono, direttissimo agli organizzatori toscani. Pochi giorni dopo questo attacco è arrivata la replica piccata e altrettanto diretta, del sindaco di Scarperia e San Piero Federico Ignesti, che ha rilasciato un'intervista esclusiva al giornalista Luca Cellini dell'agenzia Italpress

"Se mancherà il pubblico non faremo più due GP in Italia"

Ezpeleta ha parlato del Mugello 2022 come di un GP "pessimo". Entrando più nello specifico l'Ad di Dorna ha detto che il poco pubblico, 73mila persone in tre giorni, è stato causato da "vari motivi, alcuni imputabili a loro e altri a noi". 

In primis "il calendario della F1 è cambiato e il Mugello è coinciso con il Gran Premio di Monaco, che in Italia con Ferrari è importante". 

Secondo: "Penso che abbiano fatto poco lavoro promozionale. Ne abbiamo già parlato. Stiamo ancora ricevendo molte richieste per fare dei Gran Premi, ma per quanto si parli di fare due Gran Premi in Italia, se non avranno successo non ne faremo due. In Italia si disputano due Gran Premi perché entrambi hanno avuto successo, perché influenzano la presenza di tanti team italiani nel paddock... Ma bisogna avere un pubblico".

La replica del sindaco del Mugello: "Dorna guardi alla Formula 1"

Federico Ignesti, sindaco di Scarperia e San Piero dal 2014, parlando a Italpress delle parole di Ezpeleta ha detto: "Non mi sono piaciute, sono state anche poco eleganti. Io capisco la difficoltà e l'amarezza perché oggettivamente l'ultimo Gran Premio d'Italia non ha riscosso il successo di pubblico dei tempi pre Covid, però mi sembra si sia andati oltre".

Per Ignesti il calo di pubblico che si è avuto al Mugello è dovuto al fatto che "Valentino Rossi ha abbandonato e fino ad aprile non si sapeva se le manifestazioni sportive fossero aperte anche al pubblico e quindi non si potevano né promuovere, né pensare alla vendita dei biglietti, non si conosceva la capienza delle tribune dell'autodromo e quali settori fossero accessibili alle persone. Inoltre c'era la concomitanza con il Gran Premio di Formula 1 a Monaco, più per gli sponsor che per il pubblico, e forse dei limiti che sono emersi dell'autodromo".

La cosa che più ha infastidito Ignesti, tra quelle dette da Ezpeleta, è stata questa: "Ha detto che i Gran Premi d'Italia si potrebbero non fare più visto l'assenza del pubblico. Se questa è la motivazione allora i Gran Premi non si dovrebbero mai fare in Qatar e Malesia. Anche a Jerez, a Barcellona e Portimao non è che ci fossero così tanti spettatori piu' di quelli che ci sono stati al Mugello. L'unico Gran Premio dove si è registrato un numero alto di spettatori è stato Le Mans".

Ignesti ha puntato il dito anche contro la comunicazione del motomondiale stesso, facendo un paragone con la Formula 1: "Secondo me viene comunicato molto poco a livello di motomondiale. Se si escludono i canali che hanno i diritti non si sa mai quello che succede. Se la Formula 1 in cinque anni ha cambiato tre volte il management perché si è resa conto che non basta più fare solo la Formula 1 e quindi la gara per portare la gente in alcuni posti, giusto che si facciano delle riflessioni anche nel mondo delle moto. Dorna è il soggetto che organizza e che ha un contratto con l'autodromo, forse è l'autodromo che dovrebbe dire che se ha poco pubblico è perché il prodotto è poco buono, o che forse è rimasto un po' troppo uguale negli anni e ha avuto uno scudo di vetro per tanto tempo in Valentino Rossi".  

Sul costo dei biglietti: "I prezzi sono gli stessi di quelli di Misano, anzi in molti settori è di cinque euro in meno. Io replico a tutto ciò perché è già due volte che Ezpeleta muove accuse del genere e non mi piace che si dicano cose non vere".

  • Vecchio Yuma!
    Vecchio Yuma!, Cascina (PI)

    Il prezzo del biglietto è praticamente lo stesso da anni: personalmente non lo trovo esagerato, trattandosi di un evento di livello mondiale.
    Secondo me si è trattato del fatto che ancora non eravamo usciti dalla pandemia, specialmente nei mesi precedenti, quando decidi di andare, di organizzarti, e di comprare i biglietti in prevendita. Con un governo isterico come il nostro, capace di cambiamenti improvvisi, c'era il rischio non remotissimo, che fosse deciso di fare un GP senza pubblico, o con presenza ridotta. Quindi, con questo rischio, molta gente ha preferito non farne di nulla.
    Poi mettiamoci pure anche il tempo avverso nel weekend di gara, che ha tenuto a casa pure gli spettatori dell'ultimo minuto: il Baccaleo, si sa, è dispettoso...
  • NoMarty
    NoMarty, Sorbolo (PR)

    Sbaglierò, ma secondo me se ci fosse stato Rossi il Mugello sarebbe stato vuoto uguale... veniamo da un'inverno con bollette raddoppiate, benzina che costa come l'oro, autostrade che costano di pedaggio come un affitto di un attico ai Parioli...
    È che la gente normale, per 'ste cose, di soldi non ne ha più... si sono allineati i pianeti ed il giochino si è scassato.
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