MotoGP 2022. GP Argentina, un circuito con tre frenate importanti ma l'incognita è l'asfalto
La MotoGP torna in Argentina dove l’ultima gara si è disputata nel 2019 con vincitori Marc Marquez in MotoGP (in questo weekend non ci sarà per i problemi di diplopia), Lorenzo Baldassari in Moto2 e Jaume Masìa in Moto3. È la settima volta che si corre a Termas de Rio Hondo.
Nell’analisi dei tecnici Brembo questo circuito rientra nella categoria di quelli mediamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà 3. Le curve sono 13 e il rettilineo più lungo misura 1.076 metri dove le MotoGP raggiungono una velocità di circa 320 km/h.
L’asfalto è la maggiore incognita
Il tracciato non viene utilizzato da parecchi mesi e ciò significa che i piloti MotoGP si troveranno di fronte un asfalto molto sporco e per niente gommato e che tra l’altro non viene rinnovato da anni.
Solo con l’aumentare delle sessioni l’aderenza migliorerà, permettendo di osare di più in accelerazione così come in staccata.
L’uso dei freni a Termas de Rio Hondo, solo una curva è molto impegnativa
In 8 delle 14 curve di Termas de Rio Hondo i piloti della MotoGP utilizzano i freni per un totale di 30 secondi al giro, lo stesso valore del Mugello, che però risulta più lungo di quasi mezzo chilometro. Dalla partenza alla bandiera a scacchi ciascun pilota si servirà dei freni per 12 minuti e mezzo, pari al 31% della gara.
Tutte le decelerazioni più dure sono racchiuse nelle prime 5 curve della pista argentina. Nelle restanti la riduzione di velocità non raggiunge nemmeno i 110 km/h e gli spazi di frenata sono inferiori a 140 metri. Sommando tutte le forze esercitate dal via fino all’arrivo sulla leva del freno Brembo da ciascun pilota si superano di poco i 7 quintali, il secondo valore più basso della stagione dopo il GP Australia.
Delle 8 frenate dell’Autódromo de Termas de Rio Hondo solo una è considerata altamente impegnativa per i freni mentre 6 sono di media difficoltà e la restante è light.
La curva 5 è la più difficile da affrontare perché è preceduta da un rettilineo di 1.076 metri che permette alle MotoGP di raggiungere i 320 km/h: il tornante obbliga i piloti a scendere a 76 km/h facendo ricorso ai freni per 6,3 secondi con un carico sulla leva della pompa freno Brembo di 4,8 kg.