MotoGP 2022. Vi piace il nuovo Marc Marquez madrileno? Più interviste, più tv, più social
Come spiega bene Zam nell'episodio del suo podcast "Marc Marquez è fenomenale in pista ma poco amato dagli appassionati", peraltro una situazione che non riguarda solo l'Italia ma anche altri Paesi, come viene detto anche nell'episodio di "A tutto gas".
Risale ad agosto la notizia del cambio di manager per il 93: da Emilio Alzamora a Jaime Martinez Recasens. Una scelta dovuta a questioni di immagine: a quanto si è appreso Marquez ritiene che un otto volte campione del mondo dovrebbe trarre maggiori vantaggi dai suoi successi, in termini di visibilità e sponsorizzazioni.
Il nuovo corso è chiaro a tutti gli appassionati: è in uscita una serie tv dedicata al 93 su Amazon e adesso non passa settimana in cui il pilota non sia ospite di eventi, trasmissioni tv o che non rilasci interviste.
Un'esposizione mediatica che fa ovviamente pensare che il recupero fisico in vista del 2023 stia procedendo bene. In questo senso il finale di stagione è stato incoraggiante, una pole e un secondo posto con una RC213V tutt'altro che competitiva. Ma da qui a tornare a essere in lotta per il mondiale c'è da aspettare, almeno le prime 10 gare del 2023.
Dalla parte di Marquez ci sono anche le dichiarazioni di Shinji Aoyama, vicepresidente esecutivo e direttore di HRC, che ha assicurato: “Vogliamo il titolo della MotoGP”.
Vi piace questo nuovo Marc Marquez?
Prima si concedeva molto meno, adesso, complice anche il trasferimento a Madrid, è un MM93 molto più presente sui social, in tv, nei media in generale.
A voi lettori di Moto.it piace questa nuova impostazione della figura pubblica del 93?
Sulla scorta di quanto detto è in programma questa sera la messa in onda di una trasmissione tv registrata con Joaquin, calciatore spagnolo di 41 anni che ha giocato anche in Italia, nella Fiorentina.
MM è l'ospite di Joaquin nell'ultima puntata del programma El Novato. La registrazione è stata fatta sul circuito di Jerez. Si parla di Marquez a tutto tondo e i due dialogano su un divano in mezzo alla pista.
Nel trailer trasmesso dalla tv Antena 3, Joaquín chiede a Marc del suo rapporto con Valentino Rossi: "Quando ti negano il saluto e ognuno da una parte, ecco c'è poco da dire".
Si parla anche del celibato del pilota che spiega che finirà entro i 30 anni (li compirà il 17 febbraio, è nato un giorno dopo VR46).
Alla fine i due salgono anche in moto, anche Joaquin con tuta HRC ufficiale, anche se non è chiaro se sia davvero una RC213V quella guidata dal calciatore oppure una CBR 1000 RR mascherata: l'obiettivo è raggiungere almeno i 200 chilometri orari.
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carlomazza.net_9371443729Il problema a monte è: contano di più i risultati in pista o la comunicazione mediatica? Ovvio e scontato, solo i risultati. Non sono sicuro, ma non ne posso avere le prove, che Senna, Lawson, Spencer o Jacques Villeneuve (e molti altri) avrebbero aderito ai social. O forse, magari a malincuore, si sarebbero adeguati anche loro.
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Amedeo., Chieti (CH)MAXPAYNE IT: il fatto che tu non veda problemi nella vendetta in ambito sportivo è piuttosto grave. La vendetta non può far parte dello sport. Esiste la rivincita. Ma la vendetta non è un valore sportivo, e la condotta che ne consegue è necessariamente una condotta antisportiva. Quale che sia la causa scatenante. Per la cronaca: non sono un tifoso di Valentino ma ho sempre tifato Ducati, e quindi Stoner quando le ha suonate al Tavulliano. Nel mio sport, dove ci si mena, non esiste la vendetta e se qualcuno commette una scorrettezza si resetta tutto e si passa avanti. Uno sgarro può capitare, ma la risposta premeditata per vendicarsi e farsi giustizia da sé qualifica una condotta di gran lunga peggiore. Ormai è stato detto tutto, non sono mai intervenuto, ma quando si calpestano i valori dello sport vuol dire che la cosa è andata veramente troppo oltre e si è persa ampiamente la misura.