GP DELLA THAILANDIA

MotoGP 2023. GP della Thailandia. La notizia in prima fila: Troppe cadute? Troppi infortuni? [VIDEO]

- La sensazione, la percezione è che nel 2023 siano aumentate tantissimo le scivolate in MotoGP. È così? Francesco Guidotti, team manager Ktm, dice la sua, basandosi sui numeri e sulle statistiche, scoprendo che… Tanti piloti si sono fatti male: proviamo a capire cosa è successo

Buri Ram - #lanotiziainprimafila è dedicata agli infortuni e alle cadute: ancora una volta, purtroppo, al via del GP di Thailandia non saranno schierati tutti i piloti iscritti al campionato 2023. Come era già successo in Australia, Alex Rins è costretto ad alzare bandiera bianca: a causa del persistere del dolore, Rins sabato scorso era andato a Melbourne a effettuare una tac, per poi tornare in Spagna domenica.

Ieri, Rins è stato operato nuovamente alla gamba destra infortunata nella caduta nella sprint al Mugello: sembra scontato che non lo rivedremo più in sella alla Honda del team LCR e con ogni probabilità salterà anche i test del martedì a Valencia con la Yamaha (“La salute è più importante della moto” ha giustamente commentato ieri il suo futuro compagno di squadra, Fabio Quartararo).

Dall’inizio dell’anno sostengo che il nuovo formato abbia aumentato le cadute e, quindi, di conseguenza, gli infortuni.

Francesco Guidotti, però, non è d’accordo, lo ha sempre detto nelle dirette di Moto.it alle quali ha partecipato: “Non si cade più di prima”. Una tesi che adesso conferma dati alla mano. Sono invece cresciuti, purtroppo, gli infortuni: Francesco, a questo proposito, ha una tesi molto interessante.

E’ questa #lanotiziainprimafila di oggi, vorrei sapere la vostra opinione.

  • Monster 2008
    Monster 2008, Mogliano Veneto (TV)

    Sono d’accordo solo in parte. Il numero delle cadute è solo un primo parametro: sarei curioso di avere un indice che evidenzi il numero delle cadute rispetto ai GP corsi e che quindi consideri i GP saltati (gare lunghe e corte) e quindi la gravità delle cadute. Se si evidenziasse effettivamente un aumento della gravità delle cadute (un rapporto vicino ad 1 rappresenterebbe tante cadute poco gravi o poche cadute che hanno comportato saltare più gare), si dovrebbe poi analizzare il tipo di cadute se “in solitaria” o “per contatto”. Se si confermasse la seconda, si dovrebbe procedere all’analisi delle singole cadute: inizio gara (partenza) o sorpasso in altre fasi si gara (sorpasso). Probabilmente (ma solo i numeri che non ho, potrebbero confermare), un numero così alto di infortuni, sta in cadute per contatto in fase di partenza: se così fosse, bisognerebbe intervenire su questo aspetto. Non so come, per ogni ipotesi che penso, mi vengono in mente altrettante controindicazioni (tipo distanziare i piloti in griglia o partenze lanciate)… unica cosa che mi viene in mente sarebbe di “scaglionare” le partenze facendo partire le file ad un secondo di distanza… ciò darebbe forse più valore alla posizione in griglia, limiterebbe i “gruppi selvaggi” alla prima curva e non si avrebbe un aumento di velocità alla prima curva come si avrebbe distanziando le file.
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