MotoGP 2023. GP di San Marino. Dani Pedrosa: “Adesso capisco meglio le imprese di Valentino Rossi e Loris Capirossi a 37 anni”
Misano Adriatico - La domanda sorge spontanea: perché Dani Pedrosa ha smesso di correre? “Perché bisogna lasciare spazio ai giovani” dice sorridendo. È tutto un altro Pedrosa rispetto a quando correva: allora era sempre in tensione e poco propenso ad aprirsi, quello di oggi è sereno, sorridente, disponibile. Un pilota realizzato.
Non è invece cambiato in pista: velocissimo, precisissimo, determinatissimo. Mettete tutti i superlativi che volete, se li merita tutti. Un collega della stampa spagnola paragona il suo ritorno in pista a quello di Michael Jordan nel basket…
“Urca, che paragone… Adesso che ho questa età (37 anni, NDA), mi viene in mente quando Valentino Rossi ha vinto la sua ultima gara (Assen 2017, Valentino aveva 38 anni NDA): in quel momento ero giovane, non ho dato troppo valore a quel successo. Adesso che ho la sua stessa età e corro ogni tanto, capisco quanto sia difficile stare assieme ai piloti giovani: ecco, adesso capisco il valore di quel successo di Rossi o di Capirossi quando conquistò l’ultimo GP (Giappone 2006, NDA). Correre a questa età a questo livello, è molto più complicato”
Hai sperato nel podio?
“Sulla moto ci pensavo, però Pecco ha difeso in modo fenomenale, stava molto interno e frenava tardissimo: mi ha lasciato poco margine di manovra. Forse Binder con la sua aggressività ce l’avrebbe potuta fare, ma io non ho trovato l’opportunità giusta per provarci. Ho perso un po’ di tempo e ha preso un po’ di vantaggio. Ma sono comunque contento della mia prestazione. Ci proverò domani a salire sul podio”
Cosa puoi dire della moto?
“Sta migliorando: ho fatto molti giri insieme a Bagnaia, anche se va detto che sicuramente non era nella sua forma migliore. Ho potuto capire meglio il suo stile di guida, come funziona la sua moto, come la usa. Ho capito abbastanza dove possiamo migliorare, fare qualcosina in più e dove invece siamo già a un buon livello. Binder sta dimostrando il valore della KTM, mentre in questo momento Miller fatica un po’ a trovare la sua base, però siamo sulla buona strada”
Stai andando meglio delle tue aspettative?
“Sinceramente non sapevo cosa aspettarmi. Dopo la mia gara a Jerez, gli altri piloti hanno naturalmente continuato a gareggiare, mentre io ho dovuto adattarmi alle qualifiche, un momento per me critico. Invece sono in seconda fila, sono andate bene e questo cambia abbastanza la situazione, la corsa prende un’altra piega”
Come hai vissuto la rimonta di Binder, temevi che ti attaccasse?
“Sapevo che Bagnaia mi stava un po’ rallentando, non riuscivo a passarlo. Ho guardato la tabella a tre giri dalla fine, se non sbaglio il mio distacco era di 0”9. Ho pensato fosse sufficiente, ma all’ultimo giro non ho voluto guardare la tabella, non volevo sapere cosa stava succedendo dietro di me… Mi hanno detto che è arrivato vicino, di più non so”
Ciò detto…chissà se a Rossi sudano i palmi delle mani, si sa che lui non farebbe mai una rentree però sognare ad occhi aperti costa nulla …