l'analisi

MotoGP 2024. Fabio Quartararo: tanti problemi per la Yamaha M1

- Il francese, rimasto senza benzina nel finale di gara a Motegi come già a Misano, analizza il ritardo della M1 rispetto alla concorrenza: sotto accusa l’elettronica e il grip al posteriore. Alex Rins conferma e aggiunge: ho finito la gara distrutto
MotoGP 2024. Fabio Quartararo: tanti problemi per la Yamaha M1

Sul sito della MotoGP si ritorna sul GP del Giappone e c’è qualche dettaglio poco noto che riguarda Yamaha. Nella gara di casa, davanti alla dirigenza di Iwata, il bilancio è stato desolante: la meglio piazzata delle M1, quella di Fabio Quartararo, soltanto dodicesima sabato sui dodici giri della Sprint e poi domenica, sui 24 giri, nona al traguardo con un distacco dal primo di ben 32 secondi. Alex Rins e Remy Gardner si sono classificati agli ultimi due posti, a 40 secondi e a 1 minuto rispettivamente.

Clamorosamente, come era già capitato a Misano a fine settembre, il francese è rimasto senza carburante a poche centinaia di metri dal traguardo e per questo motivo è scivolato dalla quinta alla settima posizione.

Abbiamo fatto un’altra volta la figura degli stupidi - ha commentato amaro Fabio - è successo due volte in tre gare e penso che sia un po' troppo”.

Elettronica e grip sotto accusa

“Il fatto è - ha poi aggiunto Fabio - che non siamo ancora a posto con l'elettronica. Se dobbiamo testare alcune cose, questo non è il modo corretto. La strategia [con il carburante] che stiamo provando non funziona. Mi riferisco anche alle luci nel dashboard, che sono il problema principale. Si sono attivate quando ero già senza carburante, quindi troppo tardi”.

Ma i problemi anche a Motegi sono stati altri, il ritmo dell’ex campione del mondo non è stato all’altezza delle aspettative.

“È stato un weekend davvero difficile, dal primo giro mi sembrava di usare una gomma usata. Non c’era grip. Non riusciamo a capire perché sia successo”.

Deluso anche il compagno di squadra, Alex Rins.

“Sono distrutto, ho fatto tutti i giri a 190 di frequenza cardiaca, dando il massimo. Abbiamo iniziato la gara con l'assetto dell'Austria, per vedere se potevamo migliorare in frenata con maggiore contatto al posteriore. Era un po' meglio, riuscivo a sentire di più la moto. Poi, quando la gomma è calata, era quasi impossibile controllare la perdita di aderenza”.

Alla fine lo ha confermato anche Remy Gardner, wildcard in Giappone: il problema più grande in questo momento sembra essere il grip con la gestione del posteriore. Non una novità purtroppo, per la Yamaha M1.

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