MotoGP 2024. Ramon Forcada racconta il dettaglio giapponese che nel 2020 fece perdere il mondiale a Franco Morbidelli
Franco Morbidelli ha iniziato l'avventura in Pramac con tutte le difficoltà che sappiamo, cioè l'aver dovuto saltare tutti i test causa trauma cranico riportato a Portimao a fine gennaio, quando girava con una Panigale.
Ma segnali positivi ci sono stati proprio a Portimao dove Morbidelli, la domenica, dopo essersi toccato con Mir ed essere caduto è ripartito: non per la posizione finale ma per il passo tenuto e il giro veloce: il 12esimo fra tutti i piloti e il sesto su otto Ducati, meglio di Alex Marquez e Diggia (che hanno le GP23).
Nel frattempo che Morbidelli continua ad adattarsi alla Ducati noi siamo qui riuniti per parlare di un'altra storia: cioè che Ramon Forcada, capotecnico di Franco nel 2020, ha parlato con Jorge Lorenzo.
Forcada ha parlato nel nuovo canale YT del cinque volte campione del mondo, che si chiama DURALAVITA, tutto attaccato e in italiano. Qui, tra le altre cose, ha parlato di come nel 2020 Morbidelli abbia perso un mondiale per colpa, per così dire, dell'educazione dei giapponesi.
"La differenza tra Ducati e giapponesi è la mentalità degli italiani: se le cose non sono proibite, sono permesse" ha spiegato Forcada. Diversamente per i giapponesi "se le cose non sono proibite ma mi consigliano di non farle, per gentilezza non le faccio". E questa sorta di eccesso di educazione, per Forcada è come andare in guerra con meno armi degli avversari.
L'episodio raccontato da Forcada risale alla vittoria di Morbidelli ad Aragon: "Eravamo a 0,01 dalla pressione consigliata e la Michelin ha detto che era perfetta”. Ma c’era qualcuno che non era d’accordo: “I giapponesi pensavano che non fosse elegante perché eravamo al limite”.
Nella gara dopo la situazione è cambiata: "Tutto uguale, Morbidelli motivatissimo, e un giapponese arriva e dice che 'ora faremo la pressione perché voi barate'. Fate attenzione. Hanno aumentato la pressione, siamo andati più su di 0,15 e lui è arrivato settimo. Lì abbiamo perso il Mondiale” ha concluso Forcada.
Quindi non osano, verificano le soluzioni centinaia di volte e rallentano rovinosamente
Ricordo sempre quando Marquez ruppe il motore sul rettilineo di Silverstone e Sanchini immediatamente commentò «15 ingegneri giapponesi hanno appena fatto hara-kiri», perché il rischio che accada una cosa del genere, impensabile nella nostra cultura soprattutto sportiva, da loro invece esiste.