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MotoGP 2024. Romano Albesiano: "Jorge Martin? Perfetto. Concessioni o 8 moto? Scelgo la prima" [VIDEO]
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Ad Aprilia All Stars abbiamo parlato anche con il direttore tecnico di Noale
6 commenti
Misano Adriatico - Ad Aprilia All Stars il direttore tecnico Romano Albesiano ha spiegato l'arrivo di Jorge Martin, ricordando che la Casa di Noale spera ancora di trattenere Vinales.
Poi abbiamo chiesto ad Albesiano le differenze tra avere 4 moto in pista rispetto a 6 e 8 e infine se preferirebbe avere 8 moto in pista (come Ducati) oppure tutte le concessioni tutto l'anno, come le hanno Honda e Yamaha in questa prima parte di 2024.
Albesiano ci ha pensato su e poi ha fatto la sua scelta, motivandola.
Pierotti! Ma come le vengono certe domande così
intelligenti?
Addirittura Albesiano nemmeno l’aveva afferrata in prima battuta!
Ha dovuto ripetergli la domanda.
Pierotti: “ma e meglio otto moto o le concessioni?”
Albesiano: “cioè? Ah! sì ho capito, intende l’ingegnere che
guarda le telemetrie e fa dei confronti? sì sì ma io preferirei le concessioni”
Notizia nr 1:
Durante le gare ci sono 22 piloti e ognuno di questi accorcia
o allunga la lunghezza del circuito dove di volta in volta si svolgono le gare.
Il Mugello per esempio è lungo 5248 metri per Bagnaia e 5239 metri per Martin (Sto
facendo un esempio. Non ho accesso alle telemetrie dei due piloti). Ogni
circuito (di un certo livello) presenta nella sua scheda tecnica la lunghezza
moto e la lunghezza auto. Le traiettorie sono diverse.
Notizia nr 2:
Durante le gare ci sono 22 piloti e ognuno di questi ha il
suo stile di guida e il motore della sua moto è gestito con mappature
elettroniche su misura per quello stile.
Notizia nr 3:
È risaputo che certi piloti insieme ai loro tecnici di pista
e ai relativi analisti ingegneri siano degli asini. I piloti perché non riescono
a copiare lo stile di guida dei più forti e i tecnici perché non riescono a
convincere i piloti più pippe che usando una moto identica a quella dei più
forti e programmando l’elettronica come i piloti più forti, appunto,
diventerebbero forti come loro. (questa è sarcastica… tocca avvisalli certi
lettori…)
Notizia nr 4:
Nessuno dei piloti Ducati è obbligato da nessuno a testare novità
su moto e mappature identiche a quelle del leader. Sarebbe una perdita di
tempo. Da non confondere con chi il lavoro più eclatante in questo senso lo fa
anche durante test prove e gare, vedi Luca marini (p.es.). In ogni caso Luca
Marini lo fa per se stesso, non certo per il suo compagno Joan Mir.
Notizia nr 5:
Albesiano è stato molto gentile. Perché se quella domanda gli
fosse stata fatta da un tecnico si sarebbe girato e se ne sarebbe andato. Ha
avuto bisogno per un momento di capire per quale testata lavora il giornalista
che aveva davanti e ha cercato di rispondere in qualche modo.
Notizia nr 5 (molto poco importante):
Vorrei vivere in un luogo comune molto poco frequentato.
p.s. per Pierotti
Lei la deve smettere di leggere i commenti sotto gli
articoli. Senta a me… si doti di un software/filtro antiturpiloquio e riuscirà
a non farsi influenzare dalle stupidaggini che legge a commento dei vari
articoli della sezione MotoGp. Volendo può fare un’eccezione: legga soltanto i
miei di commenti e si troverà sicuramente meglio nel suo percorso di
apprendimento del mondo del Motociclismo da Corsa. Purtroppo non ne scrivo
molti, anche perché spesso quel poco tempo che mi rimane dopo aver letto tutta la
serie di imbecillità che mi distraggono, non basta a diffondere certe
informazioni tecniche che servirebbero a tutti (e pure qui ho dei dubbi…). Però
non so se questo dipende anche da lei. Anzi colgo l’occasione per ringraziarla
poiché sono sicuro che lei operi già di suo un filtro per evitare che certi commentatori
cani riempiano pubblicamente di improperi il mio pseudonimo.
Saluti amichevoli carissimo Pierotti. Grazie!
p.p.s. e se provasse con l’henné? l’accento sulla - E
– è lo stesso: acuto. Ci farebbe pure rima: René col rosso Tiziano. E a
senso dell’umorismo? Come andiamo? È vendicativo lei?
Ciao! 👍
È come dire "preferisci avere 8 lavori e guadagnare 500.000 euro al mese, oppure vincerli al superenalotto tutti gli anni?".
Come se avere 8 moto in pista comportasse solo dei vantaggi e non anche gli oneri tecnici, tecnologici, di assistenza, organizzazione, produzione, progettazione ecc.
Ricordo che all'origine della scelta di Ducati di seguire 4 team, ci fu una grande risata collettiva di tutti gli espertoni del settore, perché sostenevano che fosse la boutade dell'outsider disperato che oltre a svendere il proprio prodotto - proprio perché era un prodotto che valeva poco -, non sarebbe mai riuscito a fornire così tante moto ben costruite e soprattutto non sarebbe stato in grado di garantire il supporto tecnico, necessario alla partecipazione a un mondiale MotoGP. Del resto se Honda e Yamaha, che invece in grado lo sarebbero state tranquillamente, si guardavano bene dall'ampliare la proposta dei loro prodotti d'elite, l'ingenuità e la comicità della casa di Borgo Panigale nell'avventurarsi in tale strategia, era evidente. Ebbene, oggi tutti contro Ducati perché ha il vantaggio di avere 8 moto in pista. Fenomeni.