MotoGP a Misano e Covid-19: il circuito detta le regole. Vietata la tradizionale invasione
Il nuovo asfalto, la realizzazione delle nuove tribune, il progetto di ulteriori spazi nella corsia box con nuovi garage e, poi, quando era tutto finito o quasi, la pandemia di Covid-19. Così per il Marco Simoncelli World Circuit di Misano Adriatico è stato necessario rimettersi nuovamente al lavoro, perché nel frattempo il circuito italiano era stato indicato come il primo in questo Mondiale 2020 a poter ospitare pubblico: 10.000 persone al giorno. Una concessione che certamente è stata accolta in maniera molto positiva, ma che ha portato a rimboccarsi le maniche per adeguare gli spazi.
Tutte le sedute delle tribune sono state smontate e poi riposizionate tenendo conto della distanza minima richiesta dai protocolli di sicurezza, l’organizzazione per la sanificazione degli spazi chiusi è stata rivista, così come sono stati incrementati gli accessi e potenziati i servizi, oltre ai parcheggi e all’individuazione di percorsi strutturati per entrare in circuito. Diciassette ingressi per altrettante postazioni, con tanto di realizzazione di una app per guidare gli appassionati al loro posto e tenersi aggiornati su ogni eventuale novità e necessità.
Ora, però, la partita passa in mano al pubblico, con il circuito romagnolo che ha diffuso un vademecum fatto di quindici punti a cui attenersi fedelmente per godere delle moto in pista, in prova o in gara, tenendo lontano il rischio di possibili contagi: “Scarica la App MWC - si legge nel comunicato stampa diramato in queste ore - Segui la mappa per raggiungere il parcheggio e poi l’ingresso dedicato alla tribuna prescelta. Assicurati di avere con te un documento, fondamentale come il biglietto per entrare in circuito. Non metterti in viaggio se hai un principio di febbre o sintomi influenzali. Organizza il viaggio partendo per tempo: il circuito accoglierà gli spettatori dalle 7.30 il venerdì e il sabato e dalle 5.00 la domenica. Le moto sono in pista dalle 9.00 venerdì e sabato, dalle 8.20 domenica. Ti consigliamo di indossare la mascherina appena fermi la macchina al parcheggio e di avere con te gel igienizzante, oltre a quello che sarà presente nei dispenser fissi in circuito. Avvicinati disciplinatamente e in fila indiana, mantenendo le distanze, verso il gate, ascoltando con attenzione le indicazioni degli steward, prepara il biglietto e il documento d’identità così le operazioni saranno più rapide. All’ingresso, mantenendo 2 mt di distanza dalle altre persone, ti sarà misurata la temperatura, se risulterà di 37,5 gradi o superiore non ti sarà consentito accedere al circuito. Mantieni indossata la mascherina. Dirigiti verso la tua tribuna, osserva la segnaletica o chiedi informazioni agli steward se necessario, abbi cura di mantenere sempre le distanze. Una volta seduto, orientati sulla dislocazione dei servizi intorno a te; se ti muovi dal posto, sempre a distanza, in fila indiana e con la mascherina indossata. Avvisi e disposizioni saranno trasmesse anche tramite maxischermi e l’impianto sonoro. Se percepisci sintomi influenzali, avvisa immediatamente il personale sanitario addetto alla tribuna e allontanati ulteriormente dalle persone vicine. Goditi lo spettacolo dalla tribuna del Marco Simoncelli! Evita di lasciare la tribuna se noti principi di assembramenti: venerdì e sabato le moto sono in pista fino alle 16.40 e la domenica fino alle 15.00. I megaschermi continueranno a proiettare immagini della giornata del Gran Premio. Non è consentita alcuna invasione di pista alla fine delle gare, nemmeno se vincerà un pilota della Riders’ Land! Il rientro verso i parcheggi sarà organizzato per settori e guidato dagli addetti alla sicurezza; dovrà avvenire con le stesse procedure (distanziamento, fila indiana e mascherina indossata) adottate all’ingresso”.
Quindici accorgimenti, dunque, più che vere e proprie regole, a cui la stessa direzione del circuito ha chiesto di attenersi scrupolosamente: “Abbiamo una priorità assoluta: quella di organizzare un evento nella totale sicurezza, sacrificando ognuno un po’ delle abitudini passate. E’ il passo fondamentale da compiere per tornare ad una normalità che tutti vogliamo. Da oggi il circuito vive un po’ una doppia vita, con l’area della cosiddetta ‘bolla’ in qui gravitano i protagonisti della MotoGP completamente separata dal resto”.