MotoGP, Australia 2015. Le pagelle di Phillip Island
MARC MARQUEZ VOTO 10 E LODE
Quello che ha fatto nell’ultimo giro ha dell’incredibile, fuori dal normale: un giro da qualifica, ma dopo 27 passaggi, con due sorpassi e mezzo e un controllo della moto totale. Un po’ come aveva fatto ad Assen per annullare il distacco da Rossi: allora la sua impresa si era fermata al secondo posto, questa volta è arrivata la vittoria. D’accordo, non aveva nulla da perdere e troppe volte, in passato, è caduto proprio per aver esagerato: ma quando rimane in piedi è da pelle d’oca. Tutti in piedi ad applaudire.
JORGE LORENZO 7
Premesso che i primi quattro piloti meriterebbero dieci, a prescindere, per lo spettacolo offerto, ancora una volta si può criticare la prestazione del campione della Yamaha, perfetto fino all’ultimo giro. Poi, negli ultimi 4,4 km, lo spagnolo è entrato in modalità “conservativa” dilapidando un vantaggio enorme, fino a subire, senza alcuna reazione, il sorpasso di Marquez. Per certi versi una sconfitta sconcertante.
ANDREA IANNONE 10
Solo lui può superare Marquez e Rossi in una sola curva: la sua condotta di gara è sempre esaltante, entusiasmante per la carica agonistica che ci mette. Ma non solo, perché a Phillip Island, Iannone ha dimostrato anche controllo, intelligenza, immediata capacità di reazione, adattamento, nessun timore reverenziale: qualità da campione vero.
VALENTINO ROSSI 6
In queste sfide solitamente si esalta, ma questa volta non riesce neppure a salire sul podio, venendo battuto all’ultimo giro, come era già successo ad Aragon con Pedrosa. D’accordo, la sua Yamaha era lenta in rettilineo, Iannone è stato particolarmente bravo, ma nel passaggio finale ci si aspettava quanto meno il terzo posto. E sabato, lui e la squadra, per sua stessa ammissione, hanno fatto troppi errori.
DANI PEDROSA 6
Limita i danni su una pista a lui particolarmente indigesta: il distacco dai primi è contenuto, la sua è stata comunque una gara positiva, anche se, in realtà, non è mai stato protagonista, né in prova né in gara.
MAVERICK VINALES 8
Ecco un altro che sta mettendo in grandissima difficoltà il compagno di squadra: al debutto in MotoGP sta dimostrando di essere un ottimo pilota, sicuramente il giovane di maggior talento della categoria. In Australia si è sempre esaltato e l’ha fatto anche domenica: è il pilota del futuro.
CAL CRUTCHLOW 5,5
Attendeva questa gara con grandi speranze: rispetto al solito è riuscito a contenere il distacco dai primi, ma è l’unica nota positiva. Qui l’anno scorso, con la Ducati, aveva fatto faville, quest’anno, con la Honda, uno scialbo compitino. Scelta sbagliata.
POL ESPARGARO 5
L’unica nota positiva è che, questa volta, arriva davanti al compagno di squadra: non basta per guadagnarsi la sufficienza.
ALEIX ESPARGARO 4
E’ il più esperto del box, ma il “pivello” al suo fianco lo ha surclassato in tutto.
BRADLEY SMITH 4
Dopo lo spettacolare podio di Misano sembra tornato ai livelli più bassi dello scorso anno. Involuto.
SCOTT REDDING 4
E’ nell’anonimato più assoluto: ti accorgi che c’è soltanto scorrendo la classifica.
DANILO PETRUCCI 5
Può dire di aver battuto Dovizioso con la GP15, ma di questi tempi, purtroppo, non è una grande impresa.
ANDREA DOVIZIOSO 4
Andrea si è perso, si è perso, e non sa tornare (cit.). D’accordo, Phillip Island non gli piace, ma il confronto con il compagno di squadra è avvilente: ma stiamo parlando dello stesso pilota capace di conquistare quattro fenomenali secondi posti nelle prime cinque gare? Distrutto psicologicamente.
ALVARO BAUTISTA 7
Dato che il primo confronto è quello con il compagno di squadra, il suo è stato un GP di assoluto valore.
STEFAN BRADL 4
Per lui, ovviamente, vale il discorso opposto fatto per Bautista.
HONDA RC213V VOTO 9
E’ vero che quando Marquez guida così copre un sacco di “magagne”, ma su questa pista la Honda è sembrata complessivamente competitiva.
YAMAHA M1 VOTO 8,5
Troppo lenta in rettilineo, meno efficace del solito in percorrenza. In ogni caso è sempre competitiva.
DUCATI GP15 VOTO 8,5
In frenata ai tornantini, alla 4 e alla 10, sembrava un po’ in difficoltà: Iannone faticava un bel po’ a rallentare la moto. Per tutto il resto, però, è sembrata molto competitiva, addirittura debordante in rettilineo: in Ducati dicono di no, ma i 2 litri in più nel serbatoio aiutano.
SUZUKI GSX-RR VOTO 8
La migliore prestazione dall’inizio dell’anno: sicuramente Vinales ci ha messo molto di suo, ma la Suzuki, questa volta, l’ha ben supportato.
APRILIA RS-GP VOTO 5
Due punti conquistati (senza ritiri importanti) e un distacco leggermente inferiore rispetto al solito: non c’è da esaltarsi, ma è comunque un piccolo passo in avanti.
Certamente nelle prove e in qualifica è risultato opaco ma questo penso abbia influito più a livello psicologico (rafforzando l'ego e la sicurezza di Lorenzo) che pratico perché in concreto in gara la moto del 46 era apposto, addirittura più veloce di Lorenzo, basta guardare i tempi!
Il suo problema è stato che Marquez e Iannone erano più concentrati sul tenerlo dietro rispetto all'andare a prendere Lorenzo! È questa la cosa assurda...
Si fossero dati meno fastidio probabilmente le posizioni di Lorenzo e Rosso sarebbero invertite. Bravo Lorenzo a fare i primi 2giri a fionda come suo solito e ad essere costante sul passo. Ancor più bravo Rossi che è stato forse troppo cauto soltanto al 1º giro, dopo di che si è trovato in una situazione sfavorevole in cui nessuno avrebbe saputo fare meglio. Battere 2piloti così forti nel corpo a corpo, muniti di 2moto così competitive secondo me non era fattibile senza prendersi rischi enormi.