MotoGP 2021. GP di Francia. Pecco Bagnaia: “Sbagliato correre adesso a Le Mans”
Le Mans - Prima caduta stagionale e 12esimo posto in classifica: vista così, non sembra una gran giornata per Pecco Bagnaia. Ma il pilota della Ducati si sente competitivo anche a Le Mans. Buon segno.
“Nel 2020 qui avevo faticato con la pista bagnata, invece nelle FP1 sono andato bene, mi sono sentito molto meglio con la moto. Tra l’altro, io e Zarco siamo stati i soli a utilizzare le stesse gomme, soffice anteriore e posteriore, per tutto il turno: alla fine erano chiaramente distrutte, ma ho continuato a girare con buoni tempi. Nelle FP2 sono caduto alla curva 3 dopo 7 giri, ma fino a quel momento, avevo tenuto un buon passo, mi sentivo a mio agio sulla moto. Poi, quando ho montato la gomma soffice nuova mi sono accorto che non andava bene e non ho fatto il tempo, ma passo e feeling sono buoni, sono fiducioso di poter fare bene”.
Come mai tante cadute?
“Nelle FP1 c’erano 8 °C, nelle FP2 12 °C: è normale che le gomme non si scaldino. La Michelin fa un gran lavoro, ma se decidi di venire a Le Mans a maggio è normale avere dei problemi, qui è sempre stato così. Senza dimenticare che qui l’uscita dalla pit lane è lunghissima, ci vogliono 13-14 secondi per entrare in pista e quando ci arrivi le gomme sono inevitabilmente fredde. Ecco perché ci sono tante cadute, bisognerebbe venire qui in un altro periodo. Bisognerebbe discutere di questo argomento”.
Quando ci sono condizioni così critiche, cosa deve fare un pilota: prendere più rischi, guidare più preciso, non forzare troppo, o cosa?
“Quando è così freddo è difficilissimo, non fai niente di strano e ti trovi per terra. Con il caldo non succede. Devi spingere forte dal primo giro per scaldare le gomme: se ci riesci, non hai problemi, altrimenti ti trovi in difficoltà. E’ difficile “sentire” le gomme, riuscire a farle lavorare nel modo giusto”.
Prima hai detto di aver avuto un problema con la soffice, poi sei rientrato in pista con la media: perché, visto che bisognava fare il “time attack”?
“Diciamo che la caduta ha rovinato tutti i piani. Avevamo deciso di scaldare solo due soffici, quindi quando sono scivolato non ne avevo più a disposizione e ho dovuto provare a fare il tempo con la media. Peccato perché ero veloce, ma sono fuori dalla Q2 per 0”089 a causa di una caduta inaspettata”.
Storicamente vero, e d'altronde sono anni che si corre anche a Phillip Island nella stagione sbagliata!
...ma cambiare la data di un GP è molto meno semplice di quel che uno potrebbe pensare.
Prima bisognerebbe trovare una coerenza interna: per esempio, Le Mans potrebbe prendere il posto del Mugello ma non di Barcellona, per evitare che dopo Jerez si corra ancora in Spagna, sennò poi la gente ha l'impressione di guardare il CEV.
In secondo luogo, in giugno a Le Mans ci sono le 24 ore moto e non si possono disputare due corse moto importanti a due settimane una dall'altra, perché poi il pubblico rischia di vederne solo una per una questione di soldi.
Infine c'è la concorrenza di altre manifestazioni stile festival o grandi spettacoli: non è una coincidenza se né per il GP né per le 24 ore ci sia alcun festival di rilievo in Francia, il che significa anche che i week-end liberi sono pochi.